La perizia
E’ stata depositata in Procura a Belluno la consulenza con cui è stata accertata la morte per overdose da stupefacenti, deceduto all’ospedale di Pieve di Cadore.
La lunga relazione è stata compilata dal medico legale Antonello Cirnelli, di Portogruaro (Venezia) e dalla tossicologa Donata Favretto, di Padova. E’ stato quindi confermato quel che a ottobre scorso era emerso, in base alle analisi compiute sui capelli del piccolo, che hanno rivelato tracce di cocaina ed eroina, prova che il bambino nel corso degli ultimi mesi era entrato in contatto per via diretta con quelle sostanze, che gli investigatori ritengono si trovassero abitualmente il casa.
La droga nascosta in una tazza nella camera del bambino
Secondo quanto emerso fin dalle prime ipotesi degli investigatori – potrebbe essere stata custodita in una tazza nella stanza in cui dormiva il bimbo, il quale l’avrebbe inconsapevolmente ingerita. Il padre era stato invitato a sottoporsi al test del capello, ma pare che si fosse presentato in laboratorio completamente glabro, rendendo inutile l’esame. E’ indagato per omicidio colposo.
Secondo le ricostruzioni dei tecnici di parte, sarebbe quindi stato impossibile salvare il bimbo anche in caso di un intervento urgente, considerate le elevate quantità di sostanze stupefacenti presenti nel sangue.
