A prescriverla un medico senza alcuna specializzazione
Il calvario di Rossella, morta davanti ai figli dopo cura con la pillola: aperta indagine, sarà riesumata la salma
Il sostituto procuratore Pietro Camerlingo, della Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), ha disposto la riesumazione della salma della 34enne Rossella Fiato, la giovane madre di Sparanise morta improvvisamente lo scorso 4 aprile mentre era nella sua abitazione assieme ai figli di 12, 10 e 3 anni.
Una decisione arrivata in seguito alla denuncia sporta il 23 aprile scorso dal marito della donna, assistito dall’avvocato Salvatore Piccolo, in cui si ricostruiscono i problemi di salute avuti da Rossella, fino all’improvviso decesso davanti ai suoi bambini. Furono proprio i tre figli a chiamare i vicini, che a loro volto fecero arrivare sul posto i soccorsi, purtroppo inutili.
Il sostituto procuratore Camerlingo, scrive Casertanews, ha conferito l’incarico dell’esame autoptico a Ernesto Catena, uno dei massimi esperti regionali di Tisiologia e malattie dell’apparato respiratorio, ed Antonio Palmieri quale consulente tecnico. La riesumazione avverrà nella giornata di giovedì: sulla salma fino ad oggi non era stata effettuata alcuna autopsia perché in un primo momento si era pensato ad un decesso per cause naturali, un arresto cardiocircolatorio.
Secondo la famiglia a provocare la morte di Rossella sarebbe stata una pillola anticoncezionale che la 34enne aveva iniziato a prendere dalla fine di gennaio per fare fronte all’irregolarità del ciclo mestruale. A prescrivere il farmaco, scrive l’Ansa, sarebbe stata una dottoressa che su internet si qualificava come ginecologa, ma che non avrebbe alcuna specializzazione. Da lì un lungo calvario quello della 34enne dipendente di una scuola paritaria, tra malesseri e dolori fisici vari, fino all’improvviso decesso davanti agli occhi dei suoi tre bambini.
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