L’area del centro è in fermento. Si avvicinano due congressi, quello di Azione e quello di +Europa, e l’evento di “varo” della nave liberaldemocratica composta da Luigi Marattin insieme a Libdem, Nos e Liberal Forum. Italia Viva rimane in una posizione di dialogo privilegiato con Elly Schlein (e ieri Matteo Renzi ha ben interpretato il ruolo del vero leader dell’opposizione, parlando in Senato con toni più forti di tutti) mentre i think tank riformisti che contornano il Pd – i Cattolici Democratici e Libertà Eguale – ricevono il plauso della critica, quando non del pubblico. Hanno avuto il merito di rilanciare, riaprire il dibattito intorno a quella vasta prateria elettorale che tra Pd e Forza Italia rimane ancora terra di conquista.
Il Psi di Enzo Maraio ha dato vita a una campagna di adesioni qualificate, aprendo per un verso una serie di tavoli con alcuni potenziali compagni di viaggio e per un altro verso dando il via a una campagna di ascolto. Iniziativa non frequente tra i partiti. Da ieri circola un articolato questionario che ha raggiunto i simpatizzanti dell’arcipelago riformista in cui Maraio chiede quali priorità perseguire, quali temi valorizzare. Socialismo Oggi, l’area che fa capo alla sinistra lombardiana, rappresentata da Claudio Signorile e da Biagio Marzo, è tra le realtà che hanno in corso una interlocuzione per l’adesione al Psi. Direbbero “Sì, grazie”, ma c’è un ma. «Vediamo bene qual è il progetto. Deve essere un fatto politico legato a un programma di idee e di posizioni che vanno consolidate. La crisi della sinistra come viene interpretata?», si chiedono Signorile e Marzo.
I sondaggi dicono che le opposizioni, contando uno a uno tutti i centristi, metterebbero oggi in difficoltà la maggioranza Meloni. Che al Senato sarebbe in bilico. E allora si rafforzano le ricerche di intesa. Quelle che Riccardo Magi, leader di +Europa, ha consolidato con il Pd e con Avs sono forti. Domani saranno al centro del congresso del suo partito, il primo dei grandi appuntamenti della galassia centrista. Malgrado la batosta delle Europee, con il mancato aggancio dei seggi per Stati Uniti d’Europa, la passione dei radicali non viene meno. E dunque da venerdì fino a domenica, all’Auditorium Antonianum di Roma si terrà il quarto congresso di +Europa. I lavori si apriranno alle ore 15 di venerdì con gli interventi del segretario Magi, della tesoriera Carla Taibi e dell’onorevole Benedetto Della Vedova, e si concluderanno domenica pomeriggio con l’elezione del segretario, del presidente, del tesoriere e degli altri organi statutari. Durante i tre giorni sono previsti gli interventi degli ospiti e dei leader politici invitati, tra cui Angelo Bonelli, Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Enzo Maraio.
La vera novità in questo congresso sembra essere la componente guidata da Matteo Hallissey, presidente dei Radicali Italiani, che aveva fatto molto discutere lo scorso anno per le battaglie per la concorrenza contro tassisti e balneari, e che ora, con la sua lista “Eretika” dallo sgargiante colore rosa, punta a diventare il vero game changer del nuovo corso di +Europa. Già all’ultimo congresso dei Radicali aveva deciso di non ricandidarsi alla segreteria, auspicando una rinnovata convergenza con altri soggetti radicali, a partire da +Europa, per ritrovare unitarietà di strategia e di iniziativa. Allo scorso congresso radicale non era mancato nemmeno Magi, che aveva salutato con favore l’idea di una federazione tra Radicali e +Europa da cui potesse scaturire un rinnovato progetto politico per il futuro.
