Il Cremlino nasconde il vaccino somministrato a Putin: “Quelli russi sono tutti sicuri”

Non sapremo mai quale vaccino verrà somministrato a Vladimir Putin. Secondo le dichiarazioni del portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, al presidente russo verrà somministrato “uno dei tre vaccini russi” (Sputnik V, sotto indagine dell’Ema per essere approvato anche in Europa, EpiVakKorona e Kovivak), ma “non verrà comunicato nello specifico quale perché tutti e tre sono assolutamente affidabili, sicuri ed efficaci”.

Le parole di Peskov, riportate dall’agenzia Tass, arrivano dopo che ieri Putin ha annunciato l’intenzione di vaccinarsi nella giornata di oggi, 23 marzo. Una “scelta volontaria e personale” del capo di Mosca, che ha anche rivelato di non voler sottoporsi alla somministrazione in pubblico o in diretta televisiva. “A lui non piace”, ha commentato Peskov.

Putin, ha poi aggiunto il suo portavoce, dovrebbe sottoporsi alla vaccinazione “entro la fine della giornata”, essendo ora “impegnato in riunioni di lavoro”. Non è stato rivelato se Putin si recherà in un centro vaccinazioni o se la dose gli verrà portata nel suo ufficio o a casa. “Tutto sarà fatto in modo che questo condizioni il meno possibile il programma di lavoro del presidente russo”, trapela dal Cremlino.

E sulla diffusione di Sputnik V in Europa “la Federazione Russa è aperta a collaborazioni tra istituti di ricerca sui vaccini”, come spiegato dall’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov. “Lavorerò per garantire che l’arrivo degli scienziati russi avvenga immediatamente”, rivela Francesco Vaia, direttore dell’Ospedale Spallanzani di Roma, annunciando un accordo “da concludere entro una settimana” e da sottoporre alla Regione Lazio.

“Lo scambio dei materiali biologici con l’istituto russo – aggiunge Vaia – alla luce delle varianti ci consentirà di individuare l’efficacia degli anticorpi prodotti dopo il vaccino. La scienza può superare ogni vincolo politico e non saremo, come scienziati, surrogati della politica in nessun caso. Già da aprile saremo in grado di fornire i primi dati della sperimentazione”.