Nel mirino anche la campagna elettorale del 2018
Inchiesta Sma Campania, la Procura ottiene l’arresto di Passariello dopo anni: 9 indagati per tangenti e appalti
L’ex consigliere regionale di Fratelli d’Italia Luciano Passariello, 61 anni, è tra le tre persone finite in carcere questa mattina nell’ambito di un filone dell’inchiesta Sma, condotta dalla procura di Napoli, che ha visto la Guardia di Finanza di Napoli eseguire misure cautelari nei confronti di nove persone e un decreto di sequestro preventivo. Misure emesse dal Gip del tribunale partenopeo Antonio Baldassarre. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti.
Gli episodi di corruzione si sarebbero verificati per pilotare appalti sia presso la Sma Campania, la società in house della Regione Campania per la prevenzione degli incendi boschivi, il risanamento ambientale e il monitoraggio del territorio, che presso il Comune di Napoli. Nel mirino degli inquirenti anche alcuni episodi di “illecita corresponsione di somme di denaro” per la campagna elettorale di Passariello, candidato alle Politiche del 2018 alla Camera dei Deputati e non eletto. Secondo quanto ipotizzato dalla Procura, Passariello avrebbe ricevuto somme di denaro in contante e in nero a sostegno della sua candidatura alle elezioni politiche del 2018 nella lista di Fratelli d’Italia. Passariello è inoltre indagato per induzione indebita a dare o promettere utilità.
Secondo la ricostruzione dei pm, Passariello avrebbe “sponsorizzato e di fatto determinato il 30 novembre 2016 la nomina ad amministratore unico della Sma di Lorenzo Di Domenico”. Passariello, ipotizzano gli inquirenti, avrebbe indotto Di Domenico “a dare, ovvero a promettere, attraverso anche Agostino Chiatto, il suo factotum l’aggiudicazione di alcuni appalti”.
Oltre a Passariello, gli altri due destinatari della misura cautelare in carcere sono Alessandro Soria, responsabile area manutenzione del territorio della Sma Campania, e Cosimo Silvestro, responsabile relazioni esterne ed industriali della stessa società. Gli arresti domiciliari sono stati disposti per Agostino Chiatto, dipendente della Sma, distaccato presso la segreteria di Passariello, e Antonio Tuccillo, amministratore e gestore di una delle società coinvolte nell’inchiesta. Per altri due, imprenditori c’è il divieto temporaneo ad esercitare l’attività. Disposto inoltre il sequestro preventivo di 700mila euro. La nota della Finanza ricorda che “i destinatari della misura” sono “presunti innocenti fino a sentenza definitiva”.
L’inchiesta coordinata dai pm Henry John Woodcock ed Ivana Fulco è il proseguo dell’inchiesta condotta sulla Sma negli anni passati che aveva già portato, lo scorso febbraio 2021, a tre arresti in carcere, 14 ai domiciliari e due misure interdittive della durata di sei mesi. Anche in quella occasione tra gli indagati figurava Passariello, consigliere regionale all’epoca dei fatti contestati nonché presidente della Commissione d’inchiesta della Regione Campania sulle società partecipate, tra le quali figura la Sma, con il Gip che rigettò la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dai pm partenopei perché non ravvisò gravi indizi di colpevolezza.
Due anni dopo, la spunta (per il momento) la procura napoletana che chiede e ottiene dal Gip l’arresto in carcere per Passariello.
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