Infantino e il selfie sorridente vicino alla salma di Pelé: “Volevo solo essere d’aiuto…”

FIFA President Gianni Infantino, left, takes a selfie with Lima, a former Santos soccer player, and others, during the wake of the late Brazilian soccer great Pele, who lies in state, below, at Vila Belmiro stadium in Santos, Brazil, Monday, Jan. 2, 2023. (AP Photo/Andre Penner)

Selfie alla veglia funebre di Pelé, scomparso il 29 dicembre scorso all’età di 82 anni. Protagonista il presidente della Fifa Gianni Infantino, già al centro di numerose polemiche dopo il silenzio ai mondiali in Qatar sui diritti umani negati e sulla morte di numerosi operai. Il numero uno dalla massima organizzazione calcistica mondiale appare sorridente mentre scatta alcuni selfie in compagnia di tre ex compagni di squadra di Pelé nello stadio Vila Belmiro di Santos, il tutto a pochi centimetri dalla salma del campione brasiliano. Immediate le polemiche scatenatesi sui social dove in molti hanno attaccato Infantino per la sua presunta mancanza di rispetto.

La foto è stata scattata da Infantino in compagnia degli ex calciatori Lima, Da Silva e Manoel de Morais. Tutti sorridono nonostante il momento di lutto che si sta vivendo in Brasile e in tutto il mondo per la scomparsa di una delle icone del calcio. Polemiche che lo stesso presidente della Fifa rispedisce al mittente, provando a chiarire la leggerezza commessa nella giornata di lunedì 2 gennaio.

Su Instagram Infantino spiega: “Appena rientrato dal mio viaggio in Brasile dove ho avuto il privilegio di partecipare al bellissimo omaggio a Pelé che si è svolto a Vila Belmiro, a Santos. Sono costernato dopo essere stato informato che sono stato criticato da alcune persone per aver scattato un selfie e delle foto durante la cerimonia di ieri. Vorrei chiarire che sono stato onorato che i compagni di squadra e i familiari del grande Pelé mi abbiano chiesto se potevo fare qualche foto con loro. E ovviamente ho subito accettato. Nel caso del selfie, i compagni di squadra di Pelé hanno chiesto di fare un selfie di tutti noi insieme ma non sapevano come farlo. Allora, per essere d’aiuto, ho preso il telefono di uno di loro e gli ho scattato la foto di tutti noi“.

“Se essere d’aiuto a un compagno di squadra di Pelé crea critiche sono felice di prenderle e continuerò ad essere d’aiuto dove posso a chi ha contribuito a scrivere pagine leggendarie del calcio”, aggiunge Infantino.  “Ho così tanto rispetto e ammirazione per Pelé e per quella cerimonia di ieri che non farei mai nulla che sia irrispettoso in alcun modo. Spero che chi ha pubblicato o detto cose senza sapere e senza cercare informazioni possa avere la decenza e il coraggio di ammettere di aver sbagliato e di correggere quanto ha detto”, prosegue. “La cosa più importante in ogni caso – conclude il presidente della Fifa – è rendere omaggio al Re Pelé, e mentre ho umilmente suggerito che in tutte le nostre 211 federazioni affiliate almeno uno stadio o un luogo di calcio sia intitolato a lui, daremo l’esempio dando al campo nella nostra sede il nome ‘Estádio Pelé – FIFA Zurigo’. Un abbraccio e viva il Re”.

Oggi intanto sono in programma i funerali di Pelé. La bara è stata chiusa a Vila Belmiro alle 14, ponendo fine alla veglia per O’ Rei, che ha visto la partecipazione di oltre 150mila tifosi in poche ore. Anche il presidente del Brasile Lula ha fatto visita all’ex campione, oltre al massimo dirigente del Santos, Andres Rueda. Nel pomeriggio (mattina in Brasile) è partita la processione verso il cimitero alla quale si sono aggiunti numerosissimi tifosi che già nel corso della notte avevano lanciato cori per Pelè. Lanci di petali sul feretro e passaggio del corteo davanti alla casa di Dona Celeste, madre dell’ex numero 10 verdeoro.