Risultato storico del Sinn Féin in Irlanda del Nord. Per la prima volta nella sua storia il partito nazionalista di sinistra ha ottenuto la maggioranza dei seggi in parlamento. Era un esito anticipato nelle settimane scorso da sondaggi e osservatori. Spetterà ora al partito nominare il prossimo primo ministro dei due (con poteri assolutamente equivalenti, come in una sorta di diarchia) che governano il Paese. Il Guardian prevede trattative molto lunghe per nominare i due primi ministri. “Momento storico per la nostra politica e per il nostro popolo”, ha dichiarato la leader Michelle O’Neill.

Il partito ha ottenuto la maggioranza sui 90 seggi del parlamento unicamerale. 27 seggi, lasciandone 24 al Partito Democratico Unionista (Dup) arrivato secondo. L’affluenza è stata del 63,6 per cento, leggermente più bassa rispetto a quella delle elezioni del 2017. Alla fine del lungo spoglio – anche per il sistema del “singolo voto trasferibile” che prevede che i votanti mettano in lista di preferenza diversi candidati e che, attraverso successivi ri-conteggi, certi voti possano essere assegnati a candidati segnati sulla scheda al secondo posto o anche oltre.

Il Sinn Féin ha tra i suoi obiettivi la riunificazione dell’Irlanda con l’Irlanda del Nord. Le elezioni potrebbero portare a nuovi sviluppi sul fronte anche se una possibile unificazione non sarà presumibilmente imminente. Il partito è stato fondato nel 1905 su impulso del giornalista irlandese Arthur Griffith con gli obiettivi dell’autodeterminazione e della piena sovranità nazionale irlandese.

Il sistema dei due ministri dura dagli accordi del Good Friday del 1998 che misero fine alla guerra civile durata per circa trent’anni, i cosiddetti Troubles. Il partito fu in quei sanguinosi anni vicinissimo all’organizzazione paramilitare IRA (Irish Republican Army), considerata una sorta di braccio armato. Da tempo il partito si è smarcato dalla retorica puramente unionista puntando più che altro sui servizi e la vita quotidiana delle persone.

Dal 1921, dalla fondazione dell’Irlanda del Nord, il primo primo ministro è sempre stato di estrazione Unionista. Solo una minoranza di cittadini, circa il 17 per cento, secondo i sondaggi considera prioritario un referendum sulla riunificazione dell’Irlanda. Al successo del Sinn Féin ha contribuito l’indebolimento del DUP, il principale partito unionista, stretto alleato dei Conservatori britannici, molto criticato per l’approvazione del Protocollo sull’Irlanda del Nord nell’ambito dell’accordo tra Regno Unito e Unione Europea sulla Brexit. E che ha permesso all’Irlanda del Nord di rimanere nel mercato europeo e nell’unione doganale.

Avatar photo

Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.