La multinazionale americana Jabil ha ritirato i 190 licenziamenti annunciati nei giorni scorsi per lo stabilimento campano di Marcianise (Caserta). È la notizia che arriva dai sindacati e dal ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, al termine di una trattativa durate 7 ore tra i manager italiani dall’azienda, l’assessore regionale al Lavoro Sonia Palmeri e i sindacati Cgil, Cisl e Uil.

L’intesa raggiunta consentirà lo stop ai licenziamenti e ulteriori cinque settimane di cassa integrazione. Per la Fim-Cisl l’accordo raggiunto oggi però “non è la soluzione definitiva della vertenza, la quale necessità in tempi rapidi di ulteriori momenti di confronto in sede ministeriale affinché si continui a lavorare insieme a Governo, Regione Campania e sindacato per garantire un futuro occupazionale a circa 540 lavoratori del sito di Caserta”, spiegano il segretario Fim Cisl Campania Raffaele Apetino e il segretario Fim Cisl Caserta Nicodemo Lanzetta.

Esulta anche il ministro del Lavoro Catalfo, che spiega come “con le misure ordinarie e straordinarie messe in campo dal mio Ministero e dal MiSE per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, i lavoratori di Jabil non solo riceveranno un sostegno al reddito con la cassa integrazione, ma saranno accompagnati in un percorso di ricollocazione verso altre aziende”.

La trattativa tra le parti si era interrotta bruscamente una settimana fa, con i sindacati che avevano iniziato a raccogliere le adesioni tra gli operai della multinazionale americana per resistere in sede giudiziaria ai licenziamenti. Lo scorso 26 maggio azienda, sindacato e Mise erano arrivati ad un passo dall’accordo per il ritiro dei licenziamenti, trattativa saltata però nel cuore della notte.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia