L’attacco è ad alzo zero, ed il Riformista lo aveva ampiamente anticipato. Elly Schlein: “Lei si i suoi bei tre mandati li ha fatti, non lo dimentichiamo. Lei sì, è una cacicca“. Antonio Misiani (il senatore mandato a fare il commissario in Regione): “Il commissariamento del partito regionale è stato un fatto di delinquenza politica”.
Il Pd: “sta seguendo da mesi una linea sucida, direi inesistente”.
Il fiume in piena è quello di Vincenzo De Luca, il governatore della Campania, che oggi, a margine della presentazione di una mostra, ha parlato con i giornalisti a Palazzo Santa Lucia. Un j’accuse che non prevede appello quello del Presidente della Regione, che ricorda anche le recenti primarie del suo partito: “È demenzialità pura fare eleggere una segretaria da cittadini che non fanno parte del Pd, dagli altri e non dai militanti”.
Evidentemente il caffè preso qualche domenica fa con Elly Schlein non ha sortito buoni effetti, la guerra tra i due va avanti senza esclusione di colpi. In mezzo anche la situazione tragicomica di un convegno organizzato a Napoli dal dem campano Marco Sarracino contro l’autonomia differenziata di Calderoli per metà luglio, ed ora in cerca di un’altra location, probabilmente in Puglia, a distanza ragguardevole dal furore di De Luca.
Nell’estate militante organizzata dal Nazareno (domani, 4 luglio, la segreteria sbarcherà sull’isola di Ventotene), la guerra in Campania, rischia di oscurare gli altri temi.
Un conflitto che parte dalle primissime dichiarazioni di Elly Schlein che inserì subito il governatore nella lista dei cacicchi, continuato con il niet al terzo mandato ipotizzato da De Luca (ma sostenuto anche da centinaia di amministratori dem) e con la rimozione di Piero De Luca come vicecapogruppo alla Camera, solo a causa del cognome che porta.
Niente di buono in vista, il Presidente campano andrà avanti sul terzo mandato, presenterà un emendamento allo Statuto in Consiglio Regionale ed il Pd si spaccherà definitivamente. Peraltro su un tema molto scivoloso per Elly Schlein, che rischierà di avere inequivocabilmente contro il partito degli amministratori. Così le prossime elezioni amministrative del 2024, potrebbero diventare una sorta di nuove primarie per il Pd a trazione 5 stelle, e l’esito rischia di non essere quello auspicato da Elly. In Campania invece si voterà nel 2025, con un altro inquilino al Nazareno, così almeno spera Vincenzo De Luca.
