Maria Antonia D’Amore, classe 1909, ha visto ben 112 primavere tre delle quali, come le ultime appena passate, caratterizzate da pandemie. Ha infatti sconfitto la Spagnola, la Sars e il Covid. Aveva tre anni quando affondò il Titanic e nel ‘46 ha votato al referendum costituzionale.
Con i suoi 112 anni diventa la nonna più anziana del Lazio. Maria Antonia ha avuto una vita lunga e l’associazione Giustitalia, che si occupa su scala nazionale della campagna per la vaccinazione anti Covid delle persone anziane, e della quale la stessa signora d’Amore è socia onoraria, ne ha raccolto l’appello: “Vaccinatevi tutti”.
Maria Antonia è nata il 20 ottobre 1909 a Cerchio in provincia de L’Aquila tre anni prima della tragedia del Titanic e mentre l’Italia, ancora Regno, si preparava alla prima guerra mondiale. Nel 1915 a soli 6 anni è sopravvissuta al terremoto della Marsica. Ha una lunga sfilza di figli, nipoti e pronipoti. È una delle poche donne ancora in vita a votare al referendum costituzionale del 2 giugno 1946. Molto religiosa, con l’aiuto della preghiera scandisce le sue giornate.
Dietologi e nutrizionisti prendete appunti: Maria Antonia ha sempre seguito una dieta rigorosissima fatta di pasti leggeri accompagnati da un bicchiere di vino, mai una sigaretta, sopravvivendo a due guerre mondiali, alla crisi del dopoguerra e al boom economico degli anni ‘60.
Ha visto attentati e stragi ma anche la nazionale italiana di calcio quattro volte Campione del mondo e due volte Campione d’Europa. Si è sposata con l’amato compagno di una vita Benedetto Macallini e ora vive nella Capitale con la sua badante Flora. Ma, soprattutto, è sopravvissuta a tre epidemie: Spagnola (1918-1920), Sars (2004) e quella attuale, del Covid-19. Per questo il suo appello a vaccinarsi vale, forse, un po’ di più.
