Il marito: "La danza salverà il mondo"
Lacrime e commozione per l’ultimo saluto a Carla Fracci: “Ricordatemi con un sorriso”
Accolto da un caloroso applauso è arrivato sul sagrato della chiesa di San Marco il feretro di Carla Fracci, l’e’toile deceduta il 27 maggio, di cui oggi si sono celebrati i funerali. Alla cerimonia funebre sono presenti fra gli altri il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il sindaco Beppe Sala, il sovrintendente della Scala Dominique Meyer oltre al marito Beppe Menegatti, al figlio Francesco con la sua famiglia.
“Quando volete ricordarmi per favore non dite mai ‘la povera Carla’, ma ‘beata Carla’. E ora regalatemi il vostro sorriso e ricordatemi con il mio”: Giovanni Nuti ha letto queste parole scritte da padre Alberto Maggi durante il funerale di Carla Fracci alla chiesa di San Marco, dove lei nel 2019 interpreto’ ‘Il poema della croce’ di Alda Merini.
Tra i primi ad arrivare c’è stato il marito della grande danzatrice Beppe Menegatti, sorretto dagli altri familiari ma ancora con la forza di lanciare un suo messaggio. “Abbiate cura del Teatro, della Scala – ha detto – e soprattutto della danza che è sempre più viva ed è tra le bellezze che salverà il mondo”.
Sulla bara di Carla Fracci un grande cuscino di fiori bianchi. Ai lati i gonfaloni del Comune di Milano, della città Metropolitana e della Regione, oltre alle corone di fiori inviate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla presidenza del Consiglio. Tante le persone che hanno voluto essere presenti alla cerimonia, molte rimaste fuori. Per questo motivo le porte della chiesa sono state lasciate aperte.
In chiesa tanti colleghi di lavoro di Carla Fracci, ex ballerini, come Bruno Bescovo, e le nuove stelle tra cui Roberto Bolle, Martina Arduino e Nicoletta Manni. Numerosissime le corone di fiori. Tra le altre quella di Agnese Landini e Matteo Renzi, di Giorgio Armani e dei ballerini di Roma 2000/2010 con la scritta ‘grazie di averci guidato’.
Un applauso a Carla Fracci è stato fatto alla fine del brano eseguito dopo l’omelia del suo funerale nella chiesa di San Marco a Milano. Sono scoppiati in lacrime il marito Beppe e il figlio Francesco che hanno ascoltato le parole di monsignor Gianni Zappe seduti con i nipoti e la sorella dell’e’toile tenendosi per mano.
“Con l’arte della danza, leggera e ardua, Carla Fracci ha mostrato che il movimento del corpo può scrivere messaggi d’amore, storie di dolore, canti di preghiera”: con queste parole l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini, ha voluto ricordare l’e’toile nel giorno del funerale che sara’ celebrato nella basilica di San Marco. “La morte di Carla Fracci – ha osservato – è un’emozione che percorre tutta la città e che suscita echi in tutto il mondo. Partecipo del coro innumerevole che la ricorda, l’ammira, ne medita il messaggio di sublime arte espressiva, di seria disciplina e costante sacrificio, di generosa sensibilità. Porgo alla famiglia le mie condoglianze e assicuro la preghiera di suffragio”. “La gloria di Dio – ha concluso monsignor Delpini – trasfigura la gloria umana in compimento e consola chi ne piange il distacco”.
“Una giornata paradossale perchè c’è il sole, c’è la ripartenza, a Milano molta vita e poi c’è la tristezza per questa perdita”: il sovrintendente della Scala Dominique Meyer lo ha detto ai microfoni della Rai arrivando alla Chiesa di San Marco. “Siamo tutti tristi a Milano e in Italia ma – ha aggiunto Meyer – è una tristezza internazionale: tutte le grandi compagnie di danza del mondo condividono con noi questa tristezza”. Il sovrintendente ha spiegato che alla Scala piangono anche i muri “perchè lei faceva parte del teatro”.
Il feretro di Carla Fracci è uscito sulle note della Traviata di Giuseppe Verdi dalla chiesa di San Marco, dopo il funerale. Un applauso dei tanti che hanno aspettato nel selciato per l’ultimo omaggio l’ha accompagnata. Il marito Beppe Menegatti è uscito insieme ai nipoti Giovanni e Ariele, alla sorella, all’assistente storica Luciana e al figlio Francesco mentre continua l’applauso lunghissimo all’e’toile.
Il tram che passa sotto La Scala dedicato a Carla Fracci
Sarà la linea 1 del tram Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha chiesto ad Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico cittadino, di dedicare a Carla Fracci un tram della linea 1, quella che conduceva il padre tranviere della stella della danza, scomparsa a 84 anni, e che transita davanti al teatro alla Scala. “Ciao Carla, oggi pomeriggio tutta Milano ti salutera’. Ho chiesto ad ATM di dedicarti un tram della linea 1, – ha scritto Sala sulle sue pagine social, postando una foto insieme a Carla Fracci – quella che passa davanti alla Scala; sara’ un tram tutto bianco, con il tuo nome scritto in modo discreto. Penso sia un modo molto milanese di ricordarti, sobrio e che ribadisce i nostri valori e le nostre qualita’. Valori e qualita’ che tu, orgogliosa figlia di un tranviere, hai portato nel mondo. Grazie a nome di tutte le milanesi e di tutti i milanesi”.
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