Prima le botte sotto l’abitazione di uno dei due duellanti, poi si ritrovano nello stesso ospedale dove si erano recati per farsi medicare e succede il finimondo. Una lite per motivi passionali degenera nel peggiore dei modi, con il marito ‘tradito’ che accoltella più volte l’amante della moglie.

Tensione alle stelle alla clinica Villa dei Fiori di Acerra dove i carabinieri sono dovuti intervenire nella notte tra sabato e domenica. Il bilancio è di una persona arrestata, Pasquale De Filippo, 46enne del posto già noto alle forze dell’ordine.

Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, De Filippo, in compagnia del padre, ha affrontato e poi aggredito con vari fendenti Pasquale Crimaldi, 51enne, Carlo Crimaldi, 50enne e Vincenzo Esposito 43enne. A riportare la peggio il 51enne trasportato, in codice rosso, per ferite da taglio al torace, presso l’ospedale Cardarelli di Napoli è ricoverato in prognosi riservata e in pericolo di vita. Gli altri due sono in osservazione con ferite da taglio ma non sono in pericolo di vita.

I cinque (tutti del posto ndr) si sono trovati fortuitamente nella stessa clinica: poco prima avevano litigato in strada. Il motivo della lite è una pregressa relazione sentimentale tra Pasquale Crimaldi e la moglie dell’arrestato.

“All’interno dei locali sanitari ci sono state scene di panico con medici e infermieri che fuggivano fuori il pronto soccorso come se fosse avvenuto un incendio” denuncia l’Associazione Nessuno Tocchi Ippocrate che aggiunge: “Ancora una volta dei macchinari diagnostici vitali per l’utenza messi ko dagli energumeni di turno”.

“Sale la paura tra il personale sanitario sempre più demotivato nel lavorare in prima linea, e intanto fioccano le domande di trasferimento dai PS/118 ai reparti da parte degli infermieri delle Asl campane. L’associazione ha sentito l’opinione di molti colleghi del territorio e la risposta è stata unanime: ‘non ne vale più la pena, la paga e’ sempre quella ed il rischio è di gran lunga maggiore, preferisco lavorare in reparto dove il tasso di aggressioni è inferiore al 5%'”.

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