Si apre con l’omaggio al luogo scelto per l’assemblea, l’intervento del presidente di Assolombarda Alessandro Spada. L’hub tecnologico del Gruppo Camozzi, luogo simbolo del boom industriale degli anni ‘60, passato alla storia per la produzione della Lambretta e della Mini, oggi sede stampante 3D più grande del mondo. Siamo un grande paese industriale ma oggi, come ricorda il presidente Spada, chiusa la dipendenza dal gas russo si profila all’orizzonte un’altra subordinazione, quella dalle terre rare e dalle batterie elettriche della Cina. Il tutto mentre l’America ha stanziato enormi risorse per stimolare gli investimenti green, il reshoring e per attrarre investimenti produttivi negli Stati Uniti.

L’Europa invece è l’unica tra le grandi aree del pianeta ad aver vietato dal 2035 la produzione di auto a combustione interna. Per ridurre le emissioni ha scelto di puntare tutto sull’elettrico. “È forse questa la sostenibilità che vogliamo?” chiede il Presidente di Assolombarda. Senza contare poi che l’Indice di Sviluppo Umano delle Nazioni Unite mostra chiaramente che il nostro Paese è terzo al mondo, dopo Regno Unito e Spagna, per le basse emissioni di CO2 e per il basso prelievo di risorse naturali. Non solo, sette nazioni sulle prime dieci in classifica appartengono all’Unione Europea, tra cui anche Germania e Francia. Stati Uniti e Cina, invece, sono molto lontani dalle parti alte della classifica.

Stessa impostazione riguarda un’altra questione chiave per il nostro territorio: le politiche per la qualità dell’aria. Abbattere in modo significativo le emissioni inquinanti in Lombardia è sicuramente un obiettivo, ma seguire l’impostazione della direttiva della Commissione significa che per ridurre le emissioni inquinanti dell’80 per cento ne va eliminato il 75 delle attività industriali. E questo non sarebbe ancora sufficiente. “È forse questa la sostenibilità che vogliamo?” ripete Alessandro Spada.

Sul capitolo Pnrr il presidente di Assolombarda sottolinea una miriade di rivoli di spesa “secondo una cattiva abitudine italiana volta alla perenne ricerca del consenso politico sul territorio, così come ad una moltitudine di stazioni appaltanti, tra cui anche tanti piccoli comuni senza alcuna organizzazione tecnica”. Sul capitolo energia Spada ricorda che abbiamo tra i costi più alti al mondo: “Diventa difficile giustificare la costruzione di una nuova fabbrica di batterie dove l’energia costa cinque volte di più rispetto a Usa e Cina”.

Arriviamo al capitolo richieste di Assolombarda al governo Meloni. L’unica strada per raggiungere la neutralità climatica è puntare anche sul nucleare pulito e sicuro di ultima generazione, l’unica fonte che assieme al gas naturale può assicurare al nostro sistema elettrico una base di energia costante. Rafforziamo Industria 4.0, ripristiniamo il Patent Box nella sua forma originaria e sosteniamo l’innovazione sempre con un approccio di pluralità tecnologica per poter industrializzare tutte quelle soluzioni di accumulo, efficientamento, produzione di energia, oggi non ancora competitive ma di cui abbiamo bisogno. Agiamo in modo strutturale e con coraggio sul costo del lavoro. Terminiamo una volta per tutte le infrastrutture strategiche: Terzo Valico, Pedemontana e l’ampliamento di Malpensa. Riforma della città metropolitana e autonomia regionale differenziata.