Dopo un diverbio avuto in un locale, ha iniziato a inseguirli, speronandoli più volte, fino a farli finire fuori strada ad una velocità sostenuta, con l’auto che si è ribaltata più volte provocando la morte del conducente e il ferimento, grave, del passeggero. A cinque mesi di distanza dal drammatico incidente stradale avvenuto a Varcaturo, frazione balneare del comune di Giugliano in Campania (Napoli), costato la vita al 43enne Carlo Postiglione (residente nella vicina Licola), le indagini condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Napoli nord, guidata da Maria Antonietta Troncone, hanno portato all’arresto di un uno di 60 anni.

Quest’ultimo è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Napoli nord, per omicidio volontario e tentato omicidio. Decisive le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona per cristallizzare quanto accaduto. In un primo momento infatti i soccorritori e i carabinieri intervenuti sul posto trovarono un’auto distrutta con all’interno il conducente deceduto e l’altro passeggero in gravi condizioni, e ipotizzarono, in mancanza di altri elementi, che l’auto fosse finita fuori strada a causa dell’alta velocità, ribaltandosi più volte.

Nulla, dunque, che facesse pensare al coinvolgimento di altre persone. Ed invece attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza e l’esame dei dispositivi di geolocalizzazione installati sulle due auto, è stato accertato che l’indagato e le due vittime avevano avuto un diverbio poche ore prima in un locale del Casertano, con i due uomini che si erano allontanati, salvo poi incontrare poco dopo il 60enne in auto; il litigio era così proseguito, ma le due vittime si erano poi nuovamente allontanate toccando, accidentalmente con la propria auto, la vettura del 60enne che, a quel punto, ha iniziato a inseguirli speronandoli più volte, fino a farli finire fuori strada ad alta velocità.

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