Lo schianto dopo la festa di compleanno: Henok muore a 22 anni, l’amico che guidava rischia la paralisi

È stata identificata la vittima dell’incidente stradale avvenuto all’alba di giovedì 30 settembre sul lungotevere Aventino a Roma. Si tratta di Henok Girmay Gebrearegawi 22 anni, italiano nato a Roma da immigrati di origine etiope. A Henok piaceva il computer e passare le serate a casa a rilassarsi e studiare per diventare un imprenditore. Quella sera si è convinto a passare la serata con gli amici di sempre che negli ultimi tempi vedeva meno da quando si era trasferito per frequentare l’università a Londra.

La sorte ha voluto che alle 4 del mattino, la Mercedes Classe B prestata dai suoi genitori e guidata dall’amico Osama, di 26 anni, si è schiantata contro un palo di cemento sul lungotevere Aventino, all’altezza di Ponte Palatino. L’impatto a ‘velocità sostenuta’, secondo la ricostruzione del XIII gruppo Aurelio che segue le indagini, non gli ha lasciato scampo. Henok era seduto sul sedile posteriore, dietro a quello del passeggero. Per liberare il corpo dalle lamiere accartocciate sono dovuti intervenire i vigili del fuoco.

Insieme a Henok e Osama, il 26enne di origine algerina che guidava al momento dello schianto, c’erano anche Nicolas, 24 anni e Miguel, di 25. Tutti e tre gli amici sono rimasti gravemente feriti nell’incidente, per loro la prognosi è riservata. Osama, è stato trasportato al Santo Spirito e poi trasferito d’urgenza al San Camillo. Per le complicazioni sopravvenute rischia di rimanere paralizzato e potrebbe essere indagato per omicidio stradale. Sono stati ricoverati anche gli altri due: Nicolas e Miguel che è stato sottoposto a un delicato intervento cardiovascolare, già nella notte, al San Giovanni. A tutti sono stati fatti alcol test e gli esami tossicologici di rito, i cui risultati però sono al vaglio del magistrato.

I vigili che stanno esaminando la dinamica dell’incidente sono portati ad escludere il coinvolgimento di altri veicoli. La Classe B che, aveva appena lasciato Testaccio dove la comitiva aveva brindato al compleanno dell’amico, avrebbe fatto tutto da sola. Osama quindi, per cause ancora da accertare, avrebbe perso improvvisamente il controllo finendo contro il palo di cemento ad una velocità tale da abbatterlo.

Oltre all’auto, gli agenti hanno sequestrato anche i cellulari di tutti i ragazzi per capire se al momento dello schianto Osama o altri stessero usando il telefono. Gli inquirenti stanno, inoltre, acquisendo le immagini registrate dalle numerose telecamere posizionate sul lungotevere e lungo il percorso seguito dai ragazzi. Maggiore chiarezza si potrà avere non appena le condizioni di salute rendano possibile agli agenti di potere sentire le testimonianze dei tre sopravvissuti al tremendo schianto.

Alcuni amici presenti alla festa a Testaccio che sono andati a trovare gli amici in ospedale hanno detto che al Messaggero che “nessuno era ubriaco”. Impossibile quindi per ora escludere come causa un malore, un colpo di sonno oppure una distrazione per cui l’auto, per evitare l’impatto con il cordolo di cemento che separa la corsia del lungotevere dall’immissione su Ponte Palatino, abbia sbandato svoltando bruscamente a destra. Gli agenti effettueranno ulteriori sopralluoghi e calcoli, anche con la tecnologia 3d, oer conoscere con precisione la dinamica e la velocità a cui viaggiava la Mercedes.

Il quartiere di Rocca Cencia dove Henok, Osama e Nicolas erano cresciuti, si è vestito a lutto. Il via vai di parenti e amici è incessante nell’abitazione del 22enne. Tutti lo ricordano, scrive sempre il Messaggero, come un giovane “intelligente e bene educato”. La zia Meressa non si dà pace: “Henok non usciva mai e nemmeno beveva”.