Il lavoro del Turtle
Lovid, l’amore contagioso: il corto dello studio napoletano
Due mascherine. Due ragazzi. E l’amore che sboccia nonostante tutto, nonostante la pandemia. È il cortometraggio del Turtle Studio di Napoli, Lovid-19. Un lavoro partorito dopo ore di chiamate skype, di lavoro a distanza, di notti insonni. La mascherina, ormai oggetto indispensabile delle nostre giornate, diventa un dispositivo animato, dotato di sentimenti ed emozioni umane. E così finisce per far avvicinare due persone ai tempi del distanziamento sociale.
“Abbiamo tentato di ricavare una storia semplice che potesse funzionare per un progetto di animazione gestibile da un gruppo a distanza durante il tempo limitato della quarantena. LOVID-19 è un progetto che replica uno studio a cielo aperto dove la sala regia è a Benevento, l’area meeting a Napoli, le postazioni di modellazione e lighting a Venezia e il teatro di posa d’animazione a Torino”, si legge nella nota.
Il corto è stato realizzato in tecnica mista: sullo sfondo di un’animazione 3D si muovono le facce delle due mascherine in 2D. Per la realizzazione è stato utilizzato il software open source BLENDER, che sta diventando sempre di più uno standard nella produzione di questa tipologia di prodotti. Il Turtle Studio è un’associazione culturale nata a Napoli nel 2019 che opera nel settore audiovisivo, specializzata in cinema d’animazione 2D, 3D, motion graphic, effetti visivi e una particolare inclinazione per la tecnica dello stop motion. Il gruppo è variegato: professionisti dal mondo dell’illustrazione, del disegno, della fotografia, della scenografia, del costume e degli effetti digitali. E ha ottenuto riconoscimenti nazionali ed internazionali (La sezione corti dei Nastri d’Argento, Cardiff International Film Festival, Trieste Science and Fiction, e molti altri). Lo studio vanta diverse collaborazioni di rilievo come quella costante con l’Accademia di Belle Arti di Napoli.
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