Era diventato famoso in tutto il mondo nei panni dello sceriffo alla ricerca di quel Rambo, First Blood, con Sylvester Stallone nel 1982. Brian Dennehy è morto a New Haven, in Connecticut, dov’era nato nel 1938. Aveva 81 anni. Ad annunciarlo la figlia Elizabeth, anche lei attrice. Dennehy era diventato molto noto negli anni ’80 soprattutto grazie a parti in cui aveva ricoperto il ruolo di attore non protagonista, spesso nei panni del “cattivo”.

Dennehy era cresciuto a Long Island, nella contea di New York. Era figlio di un medico e di una casalinga. A 19 anni era entrato nella U. S. Marine Corps, rimanendoci fino al 1963. Dopo aver studiato arte drammatica alla Yale University cominciò a fare le prime apparizioni in alcuni spettacoli estivi off-Broadway.

Brian Dennehy ha vinto due ha vinto un Golden Globe e due Tony Awards (i premi americani del teatro) come miglior attore per il dramma tratto dall’opera di Arthur Miller Morte di un commesso viaggiatore e per Long Day’s Journey into Night. Nominato diverse volte agli Emmy Awards (i più importanti premi televisivi), Dennehy ha sfiorato la statuetta degli Oscar con Prova schiacciante del 1992.

Ha lavorato con alcuni tra gli attori più celebri della sua generazione tra cui Kevin Kline, Robert Redford, John Malkovich, Harrison Ford, per lo più in parti da com-primario. Resta degna di nota la sua interpretazione da protagonista in Il ventre dell’architetto di Peter Greenaway del 1987

Dennehy aveva quattro figli, avuti in due differenti matrimoni con Judith Schef e Jennifer Arnott.

Redazione

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