Roma ha vissuto un sabato tranquillo dopo direttiva introdotta dal ministero dell’Interno che ha previsto la chiusura delle zone centrali e “sensibili” della città ai manifestanti. Fra le disposizioni anche quella sull’uso obbligatorio delle mascherine nel corso di eventi pubblici di questo genere e sul distanziamento interpersonale.
Adesione flop
Nel 17esimo weekend di fila di proteste nel Paese, al Circo Massimo oggi pomeriggio si sono ritrovati in circa 400 per manifestare contro il green pass, secondo una stima della Questura. Alla manifestazione erano però attese 1500 persone. “La gente come noi non molla mai” uno degli slogan intonati dai partecipanti.
La manifestazione si è svolta senza alcun incidente. La protesta ha avuto inizio alle 15 circa e durante l’appuntamento capitolino c’è stata anche un collegamento in diretta con le altre piazze italiane in cui oggi si è protestato contro il certificato verde. In molti hanno portato la loro testimonianza ribadendo le ragioni della scelta che li porta a contestare duramente i provvedimenti del governo.
Tra i partecipanti, anche un gruppo di militanti di Forza Nuova che ha esposto un striscione che recitava ‘Libertà per i nostri fratelli’. Dal palco, poi, un esponente di FN ha sollecitato al liberazione dei leader Roberto Fiore e Giuliano Castellino, arrestati dopo il blitz alla Cgil, ma i presenti hanno reagito con freddezza.
Sul palco sono arrivati anche studenti universitari. “Facciamo luce con i nostri cellulari“, hanno affermato accendendo le torce con i telefonini. “Sono i nostri sogni a dover essere protetti. Siamo qui per dire che noi non abbiamo paura, proteggiamo i nostri sogni“, ha spiegato dal palco uno studente.
Sotto la scritta “Noi siamo il popolo delle piazze d’Italia” che campeggiava sul palco allestito al Circo Massimo.
Sempre dal palco hanno parlato alcune mamme, contrarie all’obbligo vaccinale per i più piccoli. In tanti hanno palloncini bianchi, simbolo dei bambini che a parere dei manifestanti sarebbero a rischio se dovessero affrontare la profilassi per il Covid-19.
Tra le bandiere tricolore al Circo Massimo, ne è spuntata anche una sovranista. “E’ una bandiera sovranista del Regno delle due Sicilie – racconta Enrico, 73enne – Io non mi ritrovo nel tricolore perché rappresenta l’oppressione. Non sono vaccinato perché non voglio fare la cavia. Sono mezzo siciliano e mezzo lucano – aggiunge – faccio parte di un gruppo che si chiama ‘Tavolo meridionale’“.
“Noi diciamo ai no vax giù le mani da bimbi”
Ma la giornata ha suscitato anche polemiche. Al grido “Giù le mani dai bambini”, sul palco è stata fatta salire Aurora, una bimba simbolo di tutti i bambini ed è stato osservato un minuto di silenzio. “Se lo Stato ci avesse detto questo vaccino non è sicuro ma è l’unica scelta che abbiamo forse lo avremmo fatto”, hanno aggiunto un gruppo di mamme presente con la piccola.
La presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Licia Ronzulli, ha commentati la presenza di una bambina sul palco della manifestazione no green pass in corso al Circo Massimo a Roma: “Siamo noi, che responsabilmente siamo vaccinati e lavoriamo perché la campagna di immunizzazione raggiunga una copertura quanto piu’ possibile elevata, che diciamo ‘giu’ le mani dai bambini’ a chi, come a Roma, li utilizza strumentalmente durante una manifestazione no vax e no pass”.
E poi ha aggiunto: “Mi domando come sia possibile che un genitore si renda protagonista di un gesto tanto sconsiderato, per di piu’ in un contesto in cui c’e’ un altissimo rischio di contagio. Anche i bambini possono ammalarsi di Covid ed esporli al virus è semplicemente una cosa criminale. Il fanatismo di chi è contrario al vaccino sta superando davvero ogni limite e ricordo a chi se ne fa interprete che tanti non vaccinati si sono poi pentiti, spesso purtroppo tardi, di una scelta che gli è costata la malattia, il ricovero e, in molti casi, conseguenze ancora peggiori“.
