Jean Castex, il primo ministro francese, ha scelto di dare l’esempio: come hanno fatto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, quello ceco Andrej Babis, la presidente della Slovacchia Zuzana Caputova, il premier greco Kyriakos Mitsotakis, e in un secondo momento anche il Presidente americano Joe Biden, in diretta tv. Un esempio che arriva però molto dopo rispetto al 27 dicembre 2020, quando sono partite le vaccinazioni anti-covid in Europa. Un gesto per ripristinare la fiducia nel vaccino AstraZeneca, sospeso dalle autorità sanitarie di mezzo continente, e in attesa del parere dell’Agenzia Europea del Farmaco.
“Fino ad ora avevo seguito una linea di condotta precisa, farmi vaccinare quando sarebbe arrivato il mio turno: ho 55 anni, nessuna patologia grave, quindi avevo messo in conto di dover aspettare – ha dichiarato a BFM-TV – Ma considerato quello che sta succedendo al vaccino AstraZeneca, ho pensato che sarebbe stato più giusto farmi vaccinare subito, non appena la sospensione dovesse essere interrotta e tutte le garanzie dovessero essere fornite, per dimostrare ai cittadini che farsi vaccinare è la sola scelta per uscire in tutta sicurezza da questa crisi”.
Il Presidente Emmanuel Macron, in una telefonata con il Presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, ha ribadito l’intenzione di ripartire subito con le somministrazioni in caso di parere favorevole dell’Ema sul caso AstraZeneca. Il preparato è stato interrotto dopo alcuni “eventi gravi avversi”, come alcuni casi di trombi, lunedì scorso, in Italia, Francia, Germania e Spagna ai quali si è aggiunta la Svezia. Prima ancora era stato sospeso in Danimarca, Norvegia, Bulgaria, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi e Indonesia. Austria, Estonia, Lettonia, Lituania e Lussemburgo hanno ritirato soltanto le dosi provenienti da un lotto sul quale al momento sono in corso indagini. Al momento non esistono correlazioni sugli eventi avversi.
L’Ema al 10 marzo ha segnalato 30 casi di eventi tromboembolici su quasi 5 milioni di persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca; 3 decessi e 45 trombosi sulle 11 milioni di dosi dello stesso vaccino inoculate nel Regno Unito. “Le segnalazioni sulle trombosi ricevute finora non sono in quantità superiori rispetto al numero di casi che sarebbero avvenuti naturalmente nella popolazione vaccinata”, ha fatto sapere l’autorità di controllo dei medicinali del Regno Unito (MHRA).
Secondo un sondaggio pubblicato da Le Journal du Dimanche a dicembre scorso, il 56% dei francesi rifiuta il farmaco. Restii soprattutto donne e giovani. Nel 44% dei favorevoli a immunizzarsi, il 55% sono uomini e il 45% sono donne. Solo il 28% degli under 35 intenderebbe vaccinarsi mentre circa il 67% degli over 65 è propenso. Dall’inizio dell’emergenza sono quasi quattro milioni e 200mila i positivi emersi in Francia, oltre 91mila i morti a causa delle complicanze dell’infezione. Macron con i Consiglio di Difesa sta valutando la chiusura della regione di Parigi, l’Ile-de-France. Probabile anche una serrata nei fine settimana a livello locale, come giù a Nizza e Dunkerque.
