Nardella sbatte ancora sul Franchi, un altro no ai 55 milioni di euro

La telenovela relativa ai lavori per lo Stadio Franchi di Firenze si è arricchita ieri di un altro episodio. Tanto per cambiare si tratta di una brutta notizia per Dario Nardella, che sta tentando contro tutto e contro tutti di proseguire su un cammino che, ormai è chiaro, lo sta portando a sbattere. E con lui l’intera città. Il Tar del Lazio ha infatti respinto il ricorso del Comune di Firenze contro il decreto di definanziamento deciso dal governo relativo ai 55 milioni di euro per la riqualificazione dello stadio Franchi.

A darne la notizia è stato proprio Palazzo Vecchio, che ha diramato una nota nella quale però si confermava la volontà di proseguire su questo terreno quantomeno scivoloso. “Il Comune annuncia immediato ricorso al Consiglio di Stato, convinto ancor di più delle proprie ragioni e dell’ingiusto e immotivato danno alla Città e all’area metropolitana di Firenze, anche considerando il diverso trattamento riservato dal governo ad altre amministrazioni come quella di Venezia”, tuonava la nota ufficiale. Parole minacciose, che però subito dopo si trasformavano quasi in una supplica: “Resta in ogni caso la disponibilità del Comune e della Città Metropolitana a collaborare con i Ministeri competenti per una soluzione condivisa nell’interesse della città”.

Piove sul bagnato, verrebbe da dire ma in questo caso sarebbe più giusto che l’acqua continuerà a cadere sulla testa degli spettatori fiorentini, dal momento che, adesso è ufficiale, mancano i 55 milioni che sarebbero stati necessari per realizzare la copertura dello stadio risistemato. Il “Rabbercio Stadium” come lo chiamano i tifosi, la “Toppa delle toppe” per il Corriere dello Sport-Stadio. A questo punto restano poco più di 151 milioni con i quali si pensa di procedere con una prima parte dei lavori da completare necessariamente entro il 2026. Si dovrebbero avvicinare le curve al campo, permettendo così una visuale decente anche a chi siede nei settori popolari, realizzare negli spazi rimasti un auditorium e un museo di arte contemporanea (strutture imprescindibili per un impianto moderno dedicato al calcio) e risistemare un po’ il resto dell’obsoleto catino di cemento firmato da Pierluigi Nervi. Poi si vedrà.

Lo ha spiegato molto bene Dario Nardella: “Procediamo a lotti come per la tramvia, come per il Teatro del Maggio Musicale. Troverò i soldi per tutto e lo stadio sarà coperto”. Promessa che, se non mantenuta, sarà difficile ricordare al sindaco che a giugno lascerà definitivamente la Sala di Clemente VII e nella migliore delle ipotesi sarà, da europarlamentare, a Bruxelles. Casualmente nella capitale belga gioca un’altra squadra con la maglia viola, l’Anderlecht, che però disputa le partite casalinghe allo Stadio Constant Vanden Stock, impianto di proprietà, moderno e costato 0 euro alle casse pubbliche. Tornando nella città del giglio, i tifosi si chiedono dove giocherà la Fiorentina qualora dovessero partire i lavori griffati Nardella. Scartate le ipotesi di trasferta in comuni vicini (Empoli ad esempio) appare francamente difficile pensare a dove almeno 25mila persone potrebbero spostarsi quindicinalmente per seguire la squadra del cuore. Ecco allora che si sta lavorando alacremente per intervenire sullo stadio del rugby che si trova proprio accanto al Franchi. Con un investimento di 13 milioni, la capienza del Padovani (questo il nome dell’impianto) potrebbe balzare da poche centinaia a circa 12 mila sedute, che potrebbero aumentare ancora. Chi pagherà? I fiorentini naturalmente. I lavori dovrebbero partire a tempo di record per consentire alla Fiorentina di spostarsi lì nel momento in cui lo stadio di calcio non sarà più praticabile per via dei lavori.

Un intreccio ingarbugliato e complesso, rischioso e di difficile realizzazione. Sarà anche per questo che Rocco Commisso non ha pronunciato una parola: il tycoon italo-americano è rimasto al laconico “fate voi” pronunciato al momento in cui gli fu detto che non c’era bisogno dei suoi dollari per risolvere la questione. A cosa sarebbero serviti si è capito benissimo il giorno in cui a Bagno a Ripoli è stato inaugurato il Viola Park, il più bel centro sportivo d’Europa, costato 110 milioni pagati interamente proprio da Commisso. Il prossimo episodio della telenovela “Il Rabbercio” è previsto per l’11 dicembre, quando sapremo l’esito della gara per affidare i lavori per la realizzazione dell’opera. Dovesse andare deserta, resterebbe solo l’opzione dell’affidamento diretto. In quel caso la fiction dovrebbe spostarsi dalla categoria “Fantascienza” a quella di “Farsa”