Si chiama “Nuova partenza” il progetto di grande rilevanza sociale, promosso dall’Organismo di composizione della crisi dell’Ordine degli avvocati di Napoli per dare assistenza giuridica alle persone fisiche sovraindebitate, cosiddette incapienti: lo scopo è quello di ottenere la liberazione di questi soggetti dal carico debitorio quando di nulla dispongono. “Il Parlamento sarebbe dovuto intervenire prima – commenta Antonio Tafuri, presidente del Foro di Napoli – vista la situazione drammatica che consumatori e famiglie sono costretti a fronteggiare da un anno. Mi risulta che anche Papa Francesco da tempo guardava con favore ad un intervento di questa portata”.

L’iniziativa parte in coincidenza con l’approvazione da parte del Senato, il cui iter parlamentare è tuttora in corso di svolgimento, di una disposizione normativa (art. 28e del Codice della crisi), il cui testo integrale entrerà in vigore a settembre 2021. “Con questa norma offriamo una seconda chance a coloro che non avrebbero alcuna prospettiva di superare lo stato di sovra indebitamento, aggravatosi a causa della emergenza epidemiologica, e di reimmettere sul mercato soggetti potenzialmente produttivi – dichiara Massimo di Lauro, referente dell’Organismo. Si tratta di un nuovo ed eccezionale beneficio nel panorama legislativo italiano, tant’è che la relativa disciplina prevede che esso possa essere utilizzato dal solo debitore persona fisica, per una sola volta nella vita”.

“Per ottenere la liberazione dei debiti – osserva Sergio Longhi , segretario dell’O.C.C.  – il debitore dovrà rivolgersi all’Organismo istituito presso l’Ordine degli avvocati, il quale presenterà al giudice, per conto del debitore, la domanda di esdebitazione, corredata da una relazione illustrativa delle cause dell’indebitamento e delle ragioni dell’incapacità del debitore di adempiere le obbligazioni. Sarà poi il giudice, valutata la meritevolezza del debitore, a concedere l’atto di esdebitazione”.