Pestati, picchiati nel locale davanti gli occhi dei presenti. Brutalmente. Pugni e calci, colpi con un manganello. E tutto per uno sguardo “di troppo” che due ventenni avrebbero rivolto a un gruppo di altri ragazzi. Quattro gli arresti, tra i destinatari anche due minorenni per la brutale aggressione che si è verificata lo scorso aprile a Ottaviano, in provincia di Napoli. Le accuse sono, a vario titolo e in concorso tra loro, di lesioni personali pluriaggravate e porto illegittimo di armi ed oggetti atti ad offendere. Le indagini sono state condotte dai Carabinieri di Torre Annunziata.
Tutto era cominciato all’esterno del bar “Maxi O” di Ottaviano. 9 aprile 2022. Il presunto sguardo di troppo e parte il pestaggio. I quattro indagati, secondo le indagini condotte dai carabinieri, avrebbero deliberatamente e ferocemente colpito più volte le vittime, nei pressi del locale e alla presenza di una moltitudine di avventori, con pugni, calci e con un manganello telescopico i due procurando loro lesioni particolarmente gravi.
La vittima tra le due che ha subito le lesioni più gravi (60 giorni mentre l’altro fortunatamente se l’è cavata con 10 giorni) ha riportato uno sfregio sul volto e l’indebolimento permanente della masticazione. I quattro destinatari sono un 19enne incensurato (18enne all’epoca dei fatti), un 18enne incensurato, un 17enne e un 15enne. Per i due indagati maggiorenni sono scattati gli arresti domiciliari; per i due indagati minorenni sono state applicate, rispettivamente, le misure cautelari del collocamento in comunità e della permanenza in casa. Sono tutti di Ottaviano.
I militari della Compagnia Carabinieri di Torre Annunziata hanno dato esecuzione alle due ordinanze applicative di misura cautelare, emesse dai GIP del Tribunale di Nola e del Tribunale per i Minorenni di Napoli su richiesta delle correlative Procure della Repubblica. L’indagine è stata condotta dalla Stazione Carabinieri di Ottaviano mediante l‘analisi dei filmati di videosorveglianza, escussioni testimoniali ed attività ispettiva sui telefoni cellulari dei protagonisti.
