Poi la rettifica: sanzione annullata
Portano la figlia malata di leucemia dal medico, maxi multa dalla polizia
Milena ha 8 anni, ha la leucemia e ogni due settimane, da quando ha ricevuto il trapianto di midollo, deve andare da Grosseto, dove vive con la sua famiglia, all’ospedale di Pisa per un controllo. Con lei vuole la madre: gli ospedali la spaventano e tenere la mano alla mamma la rassicura. Per questo, quando qualche giorno fa è arrivato il giorno della visita, lei, la mamma, il padre e il fratello di 11 anni si sono messi in macchina tranquilli. In caso di controllo da parte della forze dell’ordine avevano con loro tutti i documenti necessari a dimostrare il motivo del loro spostamento: la madre, neopatentata, non se la sentiva di affrontare il viaggio da sola e il fratello di Milena è troppo piccolo per essere lasciato da solo in casa.
Eppure queste motivazioni per gli agenti della polizia che hanno fermato la famiglia in viaggio non sono stati sufficienti.
All’altezza di Livorno, ha raccontato il papà in un video su Facebook, hanno fatto vedere ai poliziotti tutta la documentazione e l’esito del tampone negativo della figlia e loro. Ma la multa è arrivata ugualmente: una maxi sanzione da 533,33 euro. “Io sono in cassa integrazione – spiega il papà – e mia moglie è senza lavoro. Con noi c’era anche nostro figlio, che ha 11 anni. Non potevamo lasciarlo solo a casa, è un bambino. Milena non vuole saperne di venire all’ospedale soltanto con me: vuole sua madre quando andiamo ai controlli. A chi stavamo facendo del male?”
La famiglia si è affidata all’avvocato Simone Falconi che ora farà gratuitamente ricorso al Prefetto di Livorno.
L’ANNULLAMENTO – Alessandro Grippa, il papà della piccola Milena, è stato contattato da Cinzia Ricciardi, capo del dipartimento toscano della polizia stradale che ha potato alla famiglia le scuse sentite da parte di tutta la polizia, poi quella del capo del commissariato di Piombino Walter Delfino. “Ero titubante nel lanciare una raccolta fondi – dice ora Alessandro – perché si trattava di una questione di principio e non di soldi: chi ci ha donato già qualcosa sappia che i loro soldi verranno versati alle associazioni Agbalt onlus e Admo”.
Nel bel messaggio di Alessandro, c’è spazio anche per le scuse. “Ho sbagliato a dire che lo stato italiano fa schifo, non lo penso, ero arrabbiato – scrive – c’è stato solo un errore di valutazione degli agenti che ci hanno fermato: sono uomini e donne, come tutti possono sbagliare, con questo ripongo piena fiducia nella Polizia di Stato”.
© Riproduzione riservata





