Gli agricoltori sono tornati a Bruxelles con trattori e propositi chiari per protestare contro le politiche europee. Dalle prime ore dell’alba, centinaia di mezzi hanno bloccato la capitale del Belgio, soprattutto le strade in prossimità del quartiere europeo. La protesta avviene in occasione della riunione dei ministri dell’Agricoltura dei 27 paesi europei. Gli agricoltori sono arrivati durante la notte da diverse parti d’Europa, Italia compresa.
Protesta trattori a Bruxelles, le tensioni con la polizia
Sarebbero circa 900 i trattori arrivati a Bruxelles, e quindi migliaia di agricoltori. La polizia aveva predisposto dei blocchi stradali, ma i trattori li hanno forzati, proseguendo per il quartiere europeo. La protesta non si ferma: gli agricoltori hanno anche acceso dei roghi con diversi copertoni e balle di fieno per le strade, rovesciando anche alcuni cassonetti. Un gesto che ha reso necessario l’utilizzo di idranti e agenti antisommossa per spegnere le fiamme, non lontane dalle sedi della Commissione europea e del Consiglio. Sono stati esplosi anche petardi e accesi fumogeni, oltre ad essere lanciate uova e altri oggetti contro le forze dell’ordine. La polizia, oltre che con gli idranti, ha reagito con il lancio di lacrimogeni per disperdere alcuni gruppi di manifestanti più aggressivi. Alcuni tunnel sono stati chiusi: Reyers-Centre, Tervueren, Cinquantenaire e Loi, così come alcune metro, Schuman e Maelbeek.
Protesta trattori, Lollobrigida attacca l’Ue
A cercare di cavalcare l’onda delle proteste degli agricoltori, nonostante in Italia tra i principale bersagli ci sia anche lui, è stato il ministro dell’Agricoltura italiano Francesco Lollobrigida. A margine della manifestazione di Coldiretti a Bruxelles, Lollobrigida ha attaccato le scelte dell’Unione Europea: “La nuova Pac è stata scritta male, le deroghe vigenti sono insufficienti, abbiamo bisogno di modifiche sostanziali”. “Il 9 giugno, dopo le elezioni europee, l’Europa deve cambiare strada e prendere atto degli errori finora compiuti e del fatto che gli scenari mondiali sono cambiati radicalmente alla luce degli effetti della guerra in Ucraina e delle tensioni in Medio Oriente e del cambiamento delle dinamiche del mercato e della concorrenza mondiale” ha aggiunto il ministro.
