Più veloce del Frecciarossa. Il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida non fa in tempo a fare una gaffe che subito ne infila un’altra. È un treno impossibile da fermare. E così succede che proprio mentre viene deriso per il suo post sulla sinistra troppo lontana dall’“odore di letame”, imbracci lo smartphone e superi una nuova barriera dell’inaccortezza. Ecco l’ultimo tweet su X. Il titolare della Sovranità Alimentare, nonché cognato della premier Giorgia Meloni, condivide una foto della presidente del Consiglio al vertice Italia-Africa di ieri. Poi scrive: “Vertice Italia-Africa. Sta facendo più questa Donna (in maiuscolo, ndr) per l’Africa in pochi mesi, che altri in 100 anni”. Inevitabili gli sfottò. C’è chi chiede a Lollobrigida “Perché Donna in maiuscolo? È un nome proprio?” e chi centra il punto: “Sempre difficile distinguere l’originale dal parody”.

Si avverte un certo spaesamento alla lettura di questo post e viene spontaneo andare a controllare se sia stato davvero il profilo ufficiale del ministro a partorire anche questa ultima perla di inavvedutezza. E invece è proprio lui. Uno degli uomini più importanti del governo, vicinissimo a Meloni. Insomma Lollobrigida, per gli amici “Lollo”. Lo stesso che poche ore prima aveva gettato il cuore oltre l’ostacolo in una riflessione pubblicata su Facebook. La replica di Lollobrigida arriva dopo le critiche per la sua ospitata al Tg1, dove si era intrattenuto a parlare delle virtù della pasta italiana in diretta con l’astronauta Walter Villadei, collegato dalla stazione spaziale internazionale. Questo lo sfogo social dell’esponente di FdI: “Le sinistre e alcuni giornalisti cresciuti a champagne ci deridono perché non perdiamo occasione per promuovere i nostri prodotti e ringraziare i nostri agricoltori, pescatori, artigiani e imprenditori”.

L’ultima gaffe: “Non ho visto foto di Ilaria Salis, non commento”

Quindi il colpo da maestro: “Del resto, nei loro salotti e nelle loro redazioni l’odore di letame non arriva”. Anche qui, impossibile cedere all’ironia sulle parole del ministro. Matteo Renzi lo infilza: “L’ultima del Governo è fantastica. Abbiamo dei comici straordinari e non ce ne eravamo accorti”. Poi Renzi entra nel merito: “Lollobrigida occupa il Tg1, in diretta, in studio. E che fa? Si collega con lo spazio. Perché? Perché vuole lanciare la pasta italiana nell’iperuranio. Fantastico. E mentre il Governo si vuol fare due spaghi nello spazio, qui, sul pianeta Terra, Lollobrigida e la cognata hanno appena aumentato le tasse agli agricoltori: 248 milioni di euro di tasse in più da pagare, Irpef agricola”.

Il problema è che Lollobrigida è recidivo. È quello del treno Frecciarossa fatto fermare alla fermata ad hoc di Ciampino per permettere al ministro di raggiungere Caivano, provincia di Napoli, dove doveva presenziare all’inaugurazione di un parco. Surreale la giustificazione: “Potevano farlo tutti i cittadini, nessun privilegio”. Difficile che un passeggero qualunque possa bloccare un treno per arrivare in tempo a un appuntamento. A ritroso, ad agosto scorso, c’era stato l’intervento a un panel del Meeting di Rimini sulla sicurezza alimentare. Un’altra gaffe: “Da noi spesso i poveri mangiano meglio dei ricchi, cercando dal produttore l’acquisto a basso costo spesso comprano qualità”. Commento grottesco, seguito da articoli, battute e meme di ogni tipo. E ancora la crociata contro la cosiddetta “carne coltivata”, definita “una poltiglia”.

Lollobrigida, ad aprile, durante l’ultima edizione del Vinitaly, era stato tranchant con i percettori del reddito di cittadinanza, invitati ad “andare a lavorare in agricoltura”, perché “nelle campagne c’è bisogno di manodopera”. Infine, sempre ad aprile 2023, la menzione della “sostituzione etnica”, una teoria molto diffusa negli ambienti complottisti della destra più estrema. Questa la frase, pronunciata a proposito del problema del calo demografico: “Non possiamo arrenderci all’idea della sostituzione etnica: gli italiani fanno meno figli, quindi li sostituiamo con qualcun altro”. Il treno delle gaffe non fa fermate.