Il Piano Mattei è stato fin dall’inizio di questa legislatura il cavallo di battaglia del governo di Giorgia Meloni. Per ora, però, complice anche uno slittamento nella presentazione del piano, inizialmente previsto per l’autunno scorso, il progetto per migliorare le relazioni tra Italia e Africa non ha avuto riscontri concreti. Il vertice internazionale di questi giorni a Roma serve a questo, nella testa della premier.

Piano Mattei, quanti soldi dall’Italia

Per questo Meloni, ha annunciato i primi dettagli e i primi riferimenti più concreti: “Può contare su 5,5 miliardi di euro tra crediti, operazioni a dono e garanzie: circa 3 miliardi dal fondo italiano per il clima e 2,5 miliardi e mezzo dal fondo per la Cooperazione allo sviluppo”.

“Vogliamo coinvolgere le istituzioni finanziare internazionali, le banche multilaterali di sviluppo, l’Unione europea e altri Stati donatori che già hanno dichiarato la disponibilità a sostenere progetti comuni. Abbiamo intenzione di creare entro l’anno un nuovo strumento finanziario insieme a Cassa depositi e prestiti, per agevolare gli investimenti del settore privato nei progetti del Piano Mattei” ha detto Meloni.

Piano Mattei, i progetti annunciati da Meloni

Un grande centro di formazione professionale sull’energia rinnovabile in Marocco, progetti sull’istruzione in Tunisia, altri per l’accessibilità alla sanità in Costa d’Avorio: sono “alcuni dei progetti pilota” del Piano Mattei annunciati dalla premier Giorgia Meloni durante il suo intervento in Senato. “La condivisione è uno dei principi cardine del Piano Mattei i lavori di questo vertice saranno determinanti per arricchire il percorso”, ha spiegato Meloni, indicando progetti anche in Algeria, Mozambico, Egitto, Repubblica del Congo, Etiopia e Kenya.

Per Meloni, “il Piano Mattei è un piano concreto di interventi strategici, concentrato su poche priorità di medio lungo periodo, istruzione e formazione, salute e agricoltura, acqua ed energia. Abbiamo individuato alcune nazioni africane del quadrante subsahariano e nordafricano”.

Piano Mattei, “l’Italia hub energetico dell’Europa”

“Abbiamo tutte le carte in regola per diventare l’hub naturale di approvvigionamento energetico per l’intera Europa. È un obiettivo che possiamo raggiungere se usiamo l’energia come chiave di sviluppo per tutti” ha ribadito Giorgia Meloni in Senato durante il suo intervento.

Vertice Italia-Africa, il programma

Sono cinque le sessioni di lavoro del vertice. La prima è incentrata su ‘Cooperazione in campo economico e infrastrutturale’ e prevede gli interventi del vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e del responsabile dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.

La seconda sessione è sulla ‘Sicurezza alimentare’ con il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. La terza riguarda la ‘Sicurezza e transizione energetica’ e parteciperà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. La quarta sarà ‘Formazione professionale e cultura’ e interverrà il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Infine, a conclusione dei lavori ci sarà la sessione su ‘Migrazioni, mobilità e questioni di sicurezza’ con gli interventi del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e del ministro della Difesa Guido Crosetto. Poi la conferenza stampa finale.

Vertice Italia-Africa, le parole di Mattarella

Ieri i leader africani sono stati accolti al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “La vostra presenza qui stasera – numerosa e qualificata – conferisce espressione concreta all’amicizia, salda e sincera, che unisce i nostri popoli: la Repubblica Italiana ve ne è riconoscente. Si tratta di legami alimentati anche dalla presenza in Italia di numerose comunità di origine africana, che sono parte attiva e vitale della nostra società e che, con il loro prezioso lavoro, contribuiscono alla crescita economica e culturale del nostro Paese”. “È una delle manifestazioni di quella globalizzazione che unisce i destini dei due nostri continenti, fortemente interconnessi fra loro” ha spiegato Mattarella.

“Un proverbio africano di grande saggezza recita: ‘Se vuoi andare veloce corri da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme a qualcuno’.
Affinché il nostro sia un cammino comune, verso gli obiettivi del benessere e della pace in Africa, in Europa e nel mondo, occorre mettere in campo congiuntamente le nostre rispettive volontà” ha sottolineato il presidente della Repubblica.

Vertice Italia-Africa, la posizione dell’Unione Europea

“Accogliamo con favore il Piano Mattei poiché riteniamo che si adatti bene alla visione congiunta per il 2030 che i leader dell’Ue e dell’Unione africana si sono impegnati al 6° vertice Ue-Ua, nonché al piano di investimenti Global Gateway in Africa, che sta avanzando con progetti ambiziosi anche in materia di energia, digitale o per rafforzare la sicurezza alimentare”. È quanto ha riferito una portavoce della Commissione europea a LaPresse, in risposta a una domanda in merito all’iniziativa italiana del Piano Mattei.