Regno Unito, Londra impone la quarantena di 14 giorni per chi arriva dall’Italia

A traveller in protective clothing carries her luggage at Heathrow Airport in London, Wednesday, March 18, 2020. Britain's Foreign Secretary Dominic Raab has taken the decision to advise British nationals against non-essential travel globally for an initial period of 30 days, and of course subject to ongoing review. For most people, the new coronavirus causes only mild or moderate symptoms, such as fever and cough. For some, especially older adults and people with existing health problems, it can cause more severe illness, including pneumonia.(AP Photo/Frank Augstein)

Il Regno Unito ha inserito l’Italia, con Vaticano e San Marino, nella lista dei Paesi in provenienza dai quali è obbligatoria la quarantena di 14 giorni. Lo ha annunciato il segretario britannico dei Trasporti, Grant Shapps. La misura entrerà in vigore dalle 4 di domenica 18 ottobre.

Finora l’Italia, proprio con Vaticano e San Marino, erano nella lista del cosiddetto ‘travel corridor’, che consentiva gli spostamenti senza autoisolamento. Da domenica 18 ottobre non sarà più così. Creta, al contrario, è stata rimossa dalla lista dei Paesi con restrizioni quindi, sempre a partire dalle 4 di domenica 18 ottobre, chi arriverà nel Regno Unito dall’isola greca non avrà bisogno di mettersi in autoisolamento. La mossa relativa all’Italia giunge dopo la pubblicazione dell’ultimo bollettino quotidiano del ministero della Salute.

Nelle ultime 24 ore i positivi riportati dal bollettino nazionale sono stati 8.804 su quasi 163mila tamponi. Preoccupa il vero e proprio balzo dei morti, 83, 40 in più rispetto al bollettino del giorno precedente. Preoccupa anche il dato delle terapie intensive: ad oggi sono 586 i pazienti ricoverati con un incremento di 47 unità. I ricoverati con sintomi salgono a 5.796 (+326) mentre in isolamento domiciliare si trovano 92.884 persone.

Londra è passata al livello 2 di allerta alta. Il Regno Unito – secondo quanto riporta Sky News – registra oggi 18.980 contagi giornalieri di coronavirus, quasi 800 ospedalizzazioni e 138 vittime. In totale i contagiati dall’inizio dell’emergenza sono 676.455, i morti 43.383 secondo i dati della Johns Hopkins University. Nel Regno Unito la mascherina non è obbligatoria all’aperto. Nella capitale il rischio infezioni passa da medio ad alto. La misura potrebbe essere in futuro accorciata (nei tempi della quarantena) o revocata in presenza di un documento attestante un tampone negativo.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la situazione dell’emergenza in Europa è molto preoccupante. L’istituto Robert Koch di Berlino ha intanto inserito le regioni italiane Liguria e Campania tra le zone a rischio Covid-19. In base alla misura il ministero degli Esteri sconsiglia a partire da sabato 17 ottobre di intraprendere viaggi non necessari in quelle regioni. “Nelle regioni Campania e Liguria l’incidenza del Covid è superiore ai 50 contagi per 100.000 abitanti in una settimana e perciò sono incluse nelle zone a rischio” si legge sul sito internet del Ministero degli Esteri tedesco. L’inserimento in una zona a rischio significa che al ritorno in Germania i viaggiatori hanno l’obbligo di sottoporsi ad una quarantena di 14 giorni oppure al test. I dati presi a riferimento per i contagi sono quelli forniti dall’agenzia europea Ecdc (European centre for disease prevention and control).