Un rosario in mondovisione dalla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani, con la quale Papa Francesco raccoglierà i fedeli in preghiera, “per invocare nella pandemia l’aiuto e il soccorso della Vergine Maria e per affidare al Signore l’umanità intera”
Sabato 30 maggio, alle ore 17,30, il Pontefice presiederà la recita del Santo Rosario, in collegamento con i più importanti santuari: Lourdes, Fatima, San Giovanni Rotondo, Pompei e Czestochowa; dagli Usa, il Santuario dell’Immacolate Conception a Washington; dalla Nigeria il santuario di Elele e di Notre Dame de la Paix in Costa d’Avorio. In collegamento dall’America Latina il santuario di Nostra Signora di Guadalupe. La celebrazione è promossa dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, sul tema “Assidui e concordi nella preghiera, insieme con Maria (At 1,14)”.
A recitare le decine saranno donne e uomini in rappresentanza di varie categorie di persone particolarmente toccate dal virus: un medico e una infermiera in rappresentanza del personale sanitario in prima linea contro il coronavirus; una persona guarita dal Covid19 è una che ha perso un famigliare; un cappellano ospedaliero, una suora infermiera. Ci saranno anche una farmacista e una giornalista in rappresentanza delle categorie che non hanno mai interrotto il lavoro , un volontario della Protezione civile con la famiglia e una coppia cui è nato un figlio in tempo di pandemia, a simboleggiare la vittoria della vita sulla morte.
“Ai piedi di Maria il Santo Padre porrà i tanti affanni e dolori dell’umanità, ulteriormente aggravati dalla diffusione del Covid-19 – si legge nella nota -. L’appuntamento per la fine del mese mariano è un ulteriore segno di vicinanza e comsolazione per quanti, in vari modi, sono stati colpiti da coronavirus, nella certezza che la Madre Celeste non disattende le richieste di protezione”.
