Sale il numero dei contagi in tutta Europa: Spagna sorvegliata speciale e in Germania 700 casi in 24 ore

People walk at night in Gracia neighborhood in Barcelona, Spain, Friday, July 24, 2020. Health authorities in the northeastern region of Catalonia have ordered nightclubs to be fully closed and bars and restaurant in Barcelona to shut down by midnight in an effort to stem the spread of the new coronavirus. (AP Photo/Felipe Dana)

In Europa cresce l’ansia da Covid. La paura ha già spinto alcuni governi tra cui Germania, Francia, Gran Bretagna, Norvegia, Olanda e Spagna a imporre misure limitative sulla circolazione delle persone. E il turismo estivo tira il freno a mano, cedendo a una regressione tre volte peggiore di quella del 2008.

SPAGNA – La sorvegliata speciale è la Spagna che ha riattivato le misure anticovid: torna l’obbligo di indossare la mascherina anche in strada e multe di 15.000 euro per chi viene beccato a bere in strada. I test hanno segnalato negli ultimi sette giorni 1.381 nuovi casi, il 413% in più della settimana precedente. Londra, Parigi e Berlino hanno raccomandato ai loro connazionali a evitare le mete iberiche. A preoccupare sono soprattutto i focolai divampati in regioni come Catalogna, Aragona e Navarra. Secondo il premier Pedro Sanchez i numeri però non giustificano la sorta di embargo promosso dalle nazioni confinanti.

GERMANIA – Anche la Germania non se la passa benissimo. Secondo gli epidemiologi ogni giorno in Germania si registrano 557 nuovi casi, in grossa crescita se si considera che a metà luglio erano 350. Due giorni fa un nuovo focolaio è stato individuato a Mamming dove 174 lavoratori stagionali sono risultati positivi al Coronavirus e 500 dipendenti sono stati posti in quarantena.

REGNO UNITO – Continuano i contagi anche in Gran Bretagna dove gli infettati sono oltre 300 mila, 21 mila in più di quelli diagnosticati finora in Spagna. Le vittime salgono a quasi 46 mila, il numero più alto d’Europa. Ma Boris Johnson continua a sostenere che l’origine di molti contagi sia dovuta alle vacanze di febbraio che molti britannici hanno trascorso in Francia, Italia e Spagna. E non cede sulle misure di quarantena imposte a chi torna dalla Spagna: 14 giorni a casa dopo il rientro.