Schlein e il Pd dei Nimby contro l’impianto rigassificatore di Vado Ligure

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Con Schlein torna il partito democratico del nimby. E si schiera contro il rigassificatore a Vado Ligure. La struttura è la stessa che da marzo è posizionata in banchina a Piombino, unica disponibile, e di cui il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, del Pd, è commissario straordinario. La Golar Tundra, nave capace di rigassificare 5 miliardi di metri cubi di gnl, acquistata da Snam, la società pubblica di trasporto del gas, dopo tre anni dovrà essere trasferita, questa volta al largo della costa, con ancora maggiore sicurezza e minor impatto ambientale. E Snam ha individuato quello di Vado Ligure e Savona lo specchio d’acqua, a 4 chilometri dalla costa, più idoneo.

Il commissario per la realizzazione, nominato da Draghi come in Toscana, è il presidente della regione. Ma questa volta non è del Pd, e quindi il partito che anche in Emilia Romagna è stato favorevole (il governo Draghi ha previsto un rigassificatore anche a Ravenna), in Liguria diventa contrario. Non solo quello locale, come ad esempio fu contro Tap quando il Pd pugliese gestito da Michele Emiliano si schierò contro il partito nazionale.

Ma anche al Nazareno gli uomini di Schlein sono contrari alla decisione del governo Draghi. Annalisa Corrado, responsabile ambiente della segreteria nazionale Pd è stata categorica: “II rigassificatore non deve andare a Vado Ligure, è assurdo che in un paese civile non esista uno straccio di piano industriale serio per il progressivo phase out dalle fonti fossili”. La stessa cosa lo spezzino Andrea Orlando, tra i padrini della nuova segreteria: “Oggi chi decide i pacchetti vacanze legge che un pezzo della costa sarà gravato da un impianto del genere. Non so se sarà pericoloso, ma ho forti dubbi che sia compatibile con il futuro che la Liguria si è conquistata”.