Sempre più giovani muoiono di covid nei Paesi in via di sviluppo

Migrant workers who were traveling in a truck to return to their home state of Uttar Pradesh are detained by police in Mumbai, India, Saturday, May 9, 2020. Locking down the country's 1.3 billion people has slowed down the spread of the virus, but has come at the enormous cost of upending lives and millions of lost jobs. (AP Photo/Rajanish Kakade)

Persone sempre più giovani muoiono a causa del covid-19. Succede nei Paesi in via di sviluppo, dove la pandemia sta avanzando velocemente. Lo ha scritto in un lungo articolo il Washington Post, che fa riferimento ai dati raccolti tra Stati come il Brasile o l’India, che nelle ultime settimane hanno visto salire in maniera vertiginosa i propri numeri di positivi e di decessi. E che quindi mostrano tassi di mortalità inediti altrove presso segmenti più giovani di popolazione.

Il contagio che colpisce le vie respiratorie causando delle gravi polmoniti interstiziali, da curare nei casi più gravi nei reparti di terapia intensiva con l’uso di ventilatori, aveva mostrato – stando alle statistiche e ai rilevamenti degli scienziati – un tasso di maggiore aggressività e letalità presso le persone adulte e anziane. I dati raccolti dal Wp mostrano tuttavia una nuova tendenza, almeno in alcuni Paesi. Si legge che in Brasile le persone di meno di 50 anni costituiscono il 5% dei decessi, dieci volte superiore a quello registrato in Italia o in Spagna. In particolare, nello Stato di Rio de Janeiro oltre i due terzi dei ricoveri sono destinati a persone di meno di 49 anni. In Messico quasi un quarto dei morti aveva tra 25 e 49 anni mentre in India circa la metà dei deceduti nel mese di maggio aveva meno di 60 anni. 

Quali le cause di questo abbassamento dell’età media? Gli esperti sentiti dal Wp fanno riferimento ai sistemi sanitari allo stremo, all’estrema povertà di alcune aree, alle disuguaglianze – in termini di abitabilità, condizioni igieniche e sanitarie. Un esempio: lo slum di Dharavi, il più grande del continente asiatico, dove è impossibile mantenere le distanze sociali e dove il virus ha causato un’impennata dei casi di contagio allarmante nella metropoli di Mumbai. L’analisi del Washington Post mette dunque in risalto una tendenza preoccupante, che marca statistiche non riscontrate nei Paesi occidentali, e sottolinea le cause e gli effetti di ordine socioeconomico che possono avere a che fare con la pandemia.