Il Movimento 5 Stelle continua a perdere pezzi, oltre che consensi. I pentastellati, già protagonisti negli ultimi mesi di una lunga serie di purghe all’interno del ‘partito’, dal senatore Gianluigi Paragone al consigliere del Lazio Davide Barillari, devono fare i conti con la fuoriuscita di Alice Salvatore, cinque anni fa candidata presidente dei grillini alla Regione Liguria e finora capogruppo in consiglio regionale.
Salvatore lo ha annunciato oggi in una conferenza stampa tenuta a Genova, dove ha lanciato ufficialmente il suo movimento “Il buonsenso”, che sfiderà il governatore uscente Giovanni Toti alle prossime Regionali previste in autunno. Con lei ci sarà un altro ex grillino come il consigliere regionale Marco De Ferrari.
Un addio tra le polemiche quello di Alice Salvatore, che ha disconosciuto un Movimento “profondamente mutato”, che ha subito “una mutazione genetica con l’abiura di Beppe Grillo”. Nelle parole della Salvatore c’è un atto di accusa durissimo alla gestione del movimento, polemiche che dal Parlamento ora iniziano a coinvolgere anche i gruppi locali e regionali. “Il Movimento 5 Stelle è solo un brand, ma se dimentica i contenuti rimane vuoto”, ha sottolineato l’ex candidata alla Regione, che ha messo sotto accusa l’alleanza di governo con Lega prima e Pd poi, definita “un’accozzaglia, il partito unico del cemento”.
Ma a scatenare la polemica tra pentastellati e Salvatore è stata la decisione probabile del Movimento di allearsi con il centrosinistra in chiave anti-Toti, vanificando l’acclamazione della consigliera regionale a candidata del M5S sulla piattaforma Rousseau.
