Sinovac approvato dall’Oms ma è polemica sul vaccino cinese: “Nessun dato, decisione sulla fiducia”

A health worker prepares a dose of the Sinovac COVID-19 vaccine for people who live in a popular market area where a new cluster of Covid 19 infections was found in Bangkok, Thailand, Wednesday, March 17, 2021. Thai authorities set up units for to administer the COVID-19 vaccines at the Bangkhae market where a new cluster of over a hundred cases was confirmed over the weekend. (AP Photo/Sakchai Lalit)

E’ polemica dopo la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di approvare il vaccino cinese Sinovac-CoronaVac per l’uso d’emergenza contro il Covid-19. Nel suo rapporto l’Oms garantisce a Paesi, finanziatori, agenzie di approvvigionamento e comunità che il prodotto della farmaceutica cinese Sinovac “soddisfa gli standard internazionali di sicurezza, efficacia e produzione. Il mondo – aggiunge – ha un disperato bisogno di più vaccini contro Covid-19 per affrontare l’enorme disparità di accesso nel pianeta – commenta Mariângela Simão, responsabile OMS per l’accesso ai prodotti sanitari – Esortiamo i produttori a partecipare al programma Covax, condividere il proprio know-how e i propri dati e contribuire a tenere sotto controllo la pandemia”.

La valutazione dell’Oms ha incluso ispezioni in loco dell’impianto di produzione. Si tratta di un vaccino inattivato, facile da conservare e maneggiare e particolarmente adatto per i Paesi a basso reddito. Anche il Gruppo consultivo strategico di esperti sull’immunizzazione (Sage) dell’OMS ha completato la revisione del vaccino. L’OMS raccomanda l’uso del vaccino a partire dagli over 18 con una somministrazione di due dosi da due a quattro settimane di distanza l’una dall’altra. I risultati di efficacia mostrano che il vaccino previene la malattia sintomatica nel 51% degli immunizzati e Covid grave e l’ospedalizzazione nel 100% della popolazione studiata.

Dubbi sugli over 60 ma nessuna raccomandazione

Sugli over 60 restano dubbi perché sono stati pochi gli studi clinici effettuati. Ma l’OMS non raccomanda un limite di età per il vaccino perché i dati raccolti durante l’uso successivo in più Paesi e i dati di supporto sull’immunogenicità suggeriscono che il vaccino potrebbe avere un effetto protettivo nelle persone anziane. Per gli esperti, non c’è motivo di credere che il vaccino abbia un profilo di sicurezza diverso nelle popolazioni più anziane e più giovani.

Burioni all’attacco: “Nessun dato su efficacia, Oms approva su fiducia”

Polemico il virologo Roberto Burioni, docente all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano: “Fino ad ora nessun dato scientifico è stato pubblicato né messo a disposizione formalmente della comunità scientifica internazionale riguardo all’efficacia e alla sicurezza di questo vaccino. Avete capito bene – incalza il virologo – nessuna pubblicazione è mai uscita descrivendo la sperimentazione clinica di questo vaccino. Per cui, diciamo così, OMS è andata sulla fiducia, fiducia sui dati forniti dai cinesi”.

Dure le parole di Burioni contro l’Organizzazione mondiale della sanità che “non si è particolarmente distinta per indipendenza e prontezza nelle decisioni” e “oggi ci stupisce definitivamente. Infatti approva il vaccino cinese Sinovac-Coronavac contro Covid-19. Mi chiedo se nell’acronimo non sia arrivato il momento di riconsiderare quella ‘S’ finale, perché approvare vaccini senza dati scientifici condivisi e validati dalla comunità scientifica internazionale – conclude – ha davvero poco a che fare con la difesa della salute, almeno intesa come la intendiamo noi”.