Clamorosa notizia dal Messico sul caso di Raphael Alessandro Tunesi, l’imprenditore italiano proprietario di un resort di lusso assassinato a sangue freddo, a colpi di arma da fuoco, da due sicari in strada nello Stato del Chiapas. A finire in manette la moglie dell’uomo, accusata di essere la mandante dell’esecuzione. Arrestati anche i due presunti esecutori dell’agguato.
La notizia dell’assassinio di Tunesi si era diffusa sabato scorso. L’uomo era andato a prendere le figlie a scuola, il Colegio Escriba. Una coppia di sicari, intorno a mezzogiorno di venerdì scorso, si è avvicinata in moto all’automobile in moto e ha aperto il fuoco. Nessuno scampo per l’imprenditore. I killer avevano atteso l’imprenditore lungo una stradina secondaria per poi esplodere almeno tre proiettili fatali.
Il delitto era subito stato collegato nelle ore successive al giro di racket imposto dalle bande criminali della zona. Tunesi era proprietario di un hotel di lusso a Palenque, stato meridionale del Chiapas, appassionato ed esperto della cultura Maya. Lo stesso resort aveva lo stile della cultura precolombiana e al suo interno erano stati girati diversi film. Spesso Tunesi era consultato da politici e intellettuali, aveva anche scritto e pubblicato dei libri sul tema. L’anno scorso aveva partecipato al forum “Messico-Italia 500 anni di dialogo culturale” organizzato dal ministero della Cultura, sulle relazioni tra l’Italia e il Messico dalla conquista ad oggi.
L’arresto è stato annunciato dalla Procura Federale tramite un comunicato. Le autorità sarebbero più che propense, come ricostruisce Guido Olimpio per Il Corriere della Sera, a sostenere la pista dell’omicidio commissionato dalla moglie dell’imprenditore, Elizabeth. La coppia aveva avuto tre figlie. Al momento non risulta chiaro il movente, così come non sono stati comunicati prove o altri particolari del dossier.
I criminali avevano abbandonato le moto nei pressi dell’area dell’agguato, detta “La Cañada”. Quando gli agenti sono arrivati sul posto, il corpo dell’uomo della sua BMW era già privo di vita. Ritrovati anche gli indumenti dei sicari. Dopo l’omicidio imprenditori di vari settori, tra cui quello alberghiero di Palenque, hanno denunciato il clima di insicurezza che si è venuto a creare nella zona ed hanno chiesto che gli assassini di Tunesi vengano trovati e chiamati a rispondere dell’omicidio.
Un amico di famiglia aveva raccontato all’Afp che Tunesi era molto stimato nella comunità. Lo stesso amico, che aveva chiesto di rimanere nell’anonimato per questioni di sicurezza, aveva aggiunto che la criminalità organizzata chiede il pagamento di un “derecho de piso” a negozianti e imprenditori nella zona molto visitata da turisti nazionali e stranieri per il suo sito archeologico. Racket: pista che al momento sembra essere tramontata secondo gli ultimi sviluppi – da prendere comunque con le pinze, considerando la notorietà della vittima, e la necessità di dare un colpevole alla truculenta storia che ha superato i confini del Messico.
