Indagato anche il direttore Domenico Minervini e il capo delle guardie carcerarie Giovanni Battista Alberotanza nell’inchiesta sulle violenze e le torture denunciate dai detenuti nel carcere Lorusso Cotugno di Torino. La procura ha concluso le indagini dell’inchiesta cominciata quasi un anno fa.
Sono 26 gli indagati in tutto: il capo delle guardie per favoreggiamento, il direttore anche per omessa denuncia. Tra le ipotesi di reato per gli altri indagati lesioni e, per alcuni, la tortura, mai contestato prima in un’inchiesta che riguardasse fatti avvenuti in carcere. Le prime accuse che hanno mosso l’inchiesta risalgono al 2017.
Già lo scorso ottobre nei confronti di sei agenti della polizia penitenziaria erano state emesse sei ordinanze di arresti domiciliari. I casi denunciati nelle relazioni della Garante dei diritti delle persone private delle libertà Monica Gallo sono decine. I detenuti hanno accusato violenze delle guardie, soprattutto nei confronti delle persone più fragili, che dimostravano qualche scompenso psichico. Questi sarebbero stati costretti a spogliarsi, sarebbero stati picchiati e costretti a ripetere frasi come “sono un pezzo di m…”. Le celle venivano devastate.
L’inchiesta è coordinata dal pm Francesco Pelosi. Dalle carte della procura si descrive quanto emerso come una serie di “condotte che comportavano un trattamento inumano e degradante per la dignità della persona detenuta”.
