Tornati a Mazara i 18 pescatori sequestrati in Libia: dopo 108 giorni di prigionia l’abbraccio dei familiari

Foto Francesco Militello Mirto/LaPresse 20 dicembre 2020 Mazara del Vallo, Trapani - Italia cronaca Arrivati a Mazara del Vallo i 18 pescatori liberati in Libia. Sono rientrando in Italia i 18 pescatori a bordo dei due pescherecci Antartide e Medinea, sequestrati dalle autorità libiche il 1 settembre scorso. Suonano le sirene del porto di Mazara del Vallo mentre le due imbarcazioni si dirigono verso il molo dove ad attendere i pescatori ci sono i loro famigliari. Nella foto: il saluto ai parenti di un pescatore Photo Francesco Militello Mirto/LaPresse December 20, 2020 Mazara del Vallo, Trapani - Italy news Arrived in Mazara del Vallo the 18 fishermen freed in Libya. The 18 fishermen aboard the two fishing boats Antartide and Medinea, seized by Libyan authorities on September 1, are back to Italy.

Sono rientrati a Mazara del Vallo i 18 pescatori bloccati in Libia dal 1 settembre scorso. Subito dopo l’arrivo, a bordo dei due pescherecci, sono stati sottoposti a tampone antigenico e sono risultati tutti negativi.Un secondo tampone anti-covid, di tipo molecolare, è stato effettuato e i risultati arriveranno nelle prossime ore. I pescatori potranno ora tornare nelle loro case.

Mentre le due imbarcazioni si dirigevano verso il molo dove ad attendere i pescatori c’erano i familiari, sono suonate ‘a festa’ le sirene del porto di Mazara del Vallo. Tanti e lunghi gli abbracci tra pescatori e familiari, madri, mogli, figli, fratelli e sorelle che erano presenti al porto ad aspettare il loro ritorno.

Ci hanno trattato malissimo”, sono state le uniche parole pronunciate da Pietro Marrone, il Comandante della Medinea che ha appena lasciato il porto di Mazara del Vallo. “Sono felice di essere tornato a casa”, ha aggiunto il capitano affiancato dalla madre Rosetta, 74 anni, che non ha mai smesso di lottare nei 108 giorni di sequestro. 

Un racconto simile arriva da Onofrio Giacalone, uno dei pescatori liberati: “Ci facevano dormire a terra. Cibo scadente. E’ stato terribile”. Giacalone ha anche aggiunto che tutti i 18 pescatori sequestrati non sapevano “nulla” ciò che accadeva in Italia, “ci tenevano all’oscuro di tutto”.