Una festa, nella sede della Municipalità Gianturco, a Napoli, per salutare con affetto uno dei dipendenti che va in pensione. Tutto corretto fin qui, se non fosse per un particolare raccapricciante: sulla torta per festeggiare il congedo c’è il volto di Mussolini. “Al caro Nunzio Vitolo da parte di Enzo Morra”, si legge sull’ostia guarnita dalla panna. E così una semplice festa di pensionamento di uno dei dipendenti della Municipalità, che si occupava dei rapporti con il pubblico allo sportello, fa scoppiare la polemica. Vincenzo Morra, consigliere di Fratelli d’Italia della Municipalità ha pensato di donare al pensionato Nunzio Vitolo la torta che ritrae il duce, e di aprirla nella sede istituzionale di Gianturco. A fine giornata, erano circa in 10 quando hanno tagliato la torta, con tanto di piccoli fuochi pirotecnici.

“Mi hanno fatto la sorpresa l’ultimo giorno – scrive sulla sua pagina facebook il festeggiato – Grazie ad Enzo Morra consigliere e coloro che hanno collaborato con me, e reso protagonista grazie alla loro competenza. Non volevo emozionarmi, ma l’emozione c’è stata”.

Una vicenda sulla quale il presidente della Municipalità Giampiero Perrella ha annunciato di aver aperto una indagine interna per accertare le responsabilità. “È inaccettabile e deplorevole – sottolinea Perrella – quanto accaduto nella sede municipale di Gianturco, dove qualcuno ha pensato bene di violare la sacralità dell’istituzione democratica celebrando una festa di pensionamento con una torta che richiama Benito Mussolini”.

Perrella, insieme con la Giunta municipale, prende le distanze da quanto accaduto definendo il gesto “oltraggioso e anticostituzionale”. “Siamo ancora più rammaricati che tutto sia accaduto a pochi passi da alcuni luoghi simbolo per il quartiere e per la città medaglia d’oro al valor militare per la resistenza al nazifascismo – aggiunge – e a pochi giorni dal Giorno della Memoria che vede questa amministrazione municipale da sempre impegnata in prima linea per onorare le Vittime innocenti della Shoah di cui il regime mussoliniano si è reso complice e colpevole”.

Netta anche la posizione dei presidenti della Federazione Italia Israele, Giuseppe Crimaldi, e dell’associazione Italia-Israele di Napoli, Amedeo Cortese, che chiedono al sindaco di Napoli di avviare un’indagine interna per chiarire come sia stato possibile che tutto ciò sia potuto accadere: “Che qualcuno voglia festeggiare privatamente un qualsivoglia evento come meglio crede è affar suo. Diversamente accade se la scelta cade in una sede istituzionale come una Municipalità. È dunque incredibile e lascia senza parole constatare che la cerimonia d’addio al servizio di un dipendente della quarta Municipalità di Napoli possa essere stata organizzata e celebrata proprio in uno di quegli uffici pubblici dinanzi a una torta raffigurante il volto di Mussolini. È un episodio molto grave sul quale è indispensabile fare chiarezza: anche perché le sedi delle istituzioni non possono essere utilizzate per simili eventi. Tanto più se questo avviene a poche ore dalla celebrazione della Giornata della Memoria che ha ricordato i milioni di ebrei sterminati nei campi di concentramento”, scrivono in una nota.

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Giornalista professionista e videomaker, ha iniziato nel 2006 a scrivere su varie testate nazionali e locali occupandosi di cronaca, cultura e tecnologia. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Orgogliosamente napoletana, si occupa per lo più video e videoreportage. È autrice anche di documentari tra cui “Lo Sfizzicariello – storie di riscatto dal disagio mentale”, menzione speciale al Napoli Film Festival.