“Triky” non suonerà più la sua chitarra. Gli amici e i familiari devono dire addio Riccardo Sessa, il giovane chitarrista 24enne di Novara morto in un incidente stradale domenica mattina alle 5 sulla tangenziale Ovest di Milano, tra Assago e Buccinasco. Gli inquirenti sono al lavoro per comprendere la dinamica del tragico accaduto.
L’incidente
Riccardo, originario di Frattamaggiore, nel napoletano, aveva trascorso il sabato sera con degli amici al Magnolia, il club di musica vicino all’Idroscalo di Milano, per ascoltare musica dal vivo dopo mesi di stop degli eventi culturali a causa della pandemi di Covid-19.
Dopo il concerto, Riccardo e due suoi amici hanno preso la Tangenziale Ovest in direzione Nord per tornare a Novara. Sono quasi le sei del mattino, quando la Golf su cui viaggiano i tre ragazzi tampona un furgone di un ambulante che procedeva davanti a loro. Nell’impatto l’auto su cui viaggiava Riccardo è carambolata contro il new jersey di cemento per poi rimanere nel mezzo della carreggiata. Dopo l’impatto il conducente e l’altro amico, 23 e 26 anni, si accorgono che Riccardo, che è seduto dal lato del passeggero, è rimasto ferito e non risponde ai richiami. I due amici cercano di soccorrerlo e di estrarlo dall’abitacolo. Ma in pochi secondi sopraggiunge da dietro una Volkswagen T Roc guidata da un 26enne: il conducente non riesce a frenare in tempo la corsa e travolge i tre ragazzi. Per i due amici solo ferite lievi, mentre Riccardo sarebbe stato investito in modo più grave.
Immediato l’arrivo dei sanitari del 118, che hanno dovuto costatare il decesso di Riccardo. I due amici sono stati trasportati in codice giallo e verde all’Humanitas di Rozzano, mentre il conducente del Suv è stato trasportato in ospedale con ferite non gravi ma in stato di shock.
Gli accertamenti
Sarà proprio il racconto del conducente della Volkswagen a fare chiarezza sulla dinamica dell’incidente. La polizia stradale di Milano è al lavoro per chiarire, con l’aiuto dell’autopsia, se le ferite mortali siano da attribuire al primo o al secondo incidente.
La passione per la musica
Riccardo avrebbe compiuto 25 anni nel mese di dicembre. Era amato e benvoluto da tutti, ma soprattutto apprezzato nell’ambiente del metal, il genere musicale preferito di Riccardo. Il giovane suonava con due gruppi novaresi death metal: i “Subhuman hordes”, una band grindcore e death metal con all’attivo un paio di album e qualche migliaio di ascolti su Spotify e i “Ghostly aerie coven”.
La musica assorbiva quasi completamente le giornate di Riccardo. Nei mesi della pandemia aveva sofferto molto l’assenza di eventi live ed esibizioni musicali. E credeva di essersi buttato dietro le spalle quella grigia stagione. Numerosi i commenti sui social network di chi lo conosceva: “Era più maturo della sua età, te ne accorgevi subito. Gli volevamo tutti bene“.
