Ma chi l’avrebbe detto? La cupa destra trumpiana spaccata in due da un feroce dibattito politico puramente ideologico che vede uno scontro acceso su temi che soltanto chi segue questo paese unico nell’universo, può capire, ma sempre sbalordendosi. Mentre scriviamo tanto non ha ancora detto né sì e né no come, come ormai nel suo stile, e serba come un segreto di Stato interno mentale la decisione di mettersi sulla scia di Netanyahu di attaccare militarmente l’Iran.
Arriva la bomba
Premessa militare: soltanto gli americani hanno la bomba da 30mila libbre e l’aereo usabili per colpire e disintegrare dall’alto fino a cento metri sottoterra con cui distruggere impianti sotterranei di produzione dell’uranio di Teheran. Ma non sono bombe facili da trasportare e c’è un unico aereo che lo può fare ed è un mostro di tecnologia dai costi spaziali che nessuno ha mai davvero visto neanche nelle esercitazioni perché costa milioni al giorno solo per la manutenzione.
L’aereo invisibile
È un aereo invisibile, è il più veloce del mondo e solo quella macchina può portare a destinazione le bombe scassa-bunker alle quali nessuna galleria resiste e alle quali l’Ayatollah Ali Khamenei non potrebbe sopravvivere: “Sappiamo dove sei intrappolato e se vuoi vivere devi arrenderti”. Il presidente americano è molto nucleare con le parole, ma più cauto con la questione di fondo: se Benjamin Netanyahu vuole ripulire in profondità gli impianti iraniani lo può fare soltanto se Trump entra in guerra e gli presta i suoi giocattoli più preziosi. Questo è il punto che ha fatto scatenare la rivolta all’interno del mondo MAGA che per la prima volta si è rivelato un mondo molto ideologico, profondamente diviso e spaccato. Trump vuol fare la guerra? Oltre i nostri confini? Ma tu, Donald, stai scherzando. I MAGA siamo noi, il tuo elettorato e siamo pronti a cambiare cappello. A parlare così è la afro-americana più trumpiana in grado di annichilire con logica ed eloquenza, tutti gli avversari. Si chiama Candace Owen e nel suo video su YouTube ha formulato il suo atto d’accusa contro Trump, dicendo: “Noi siamo nati come partito della ‘guerra ai neocon’ per impedire che i nostri figli e figlie vadano a morire oltremare per cause altrui. Eravamo in guerra con un solo nemico: i neocons cui non pareva vero mandare truppe di qua e di là a riempire di sangue americano i cimiteri altrui”.
Il Dio della guerra
Per i MAGA americani Trump è il Dio della guerra perché vuole la pace e chiudere tutte le guerre. Un altro mito americano che partì dal presidente Woodrow Wilson, il quale fece sbarcare n un milione di Fanti americani in Francia, a guerra ormai perduta nel 1918, già tutti ammalati di spagnola senza saperlo, ma vinsero di impeto contro i tedeschi strappando la vittoria all’imperatore Guglielmo. Poi Wilson si piazzò A Parigi per partecipare ai trattati di Versailles e combinò un disastro pazzesco da cui non poteva che uscire la Seconda guerra mondiale. Il giovane economista Kennan, che faceva parte della delegazione britannica, scappò a Londra dopo aver scritto un pamphlet sulla nuova guerra che stava arrivando. E così fu: l’ultima guerra per porre fine a tutte le guerre generò la più grande e terribile di ogni guerra. Questa sensazione è rimasta profondamente nell’animo americano e della ragione per cui l’americano medio odia l’europeo medio che produce guerre contando sull’arrivo del Settimo Cavalleggeri.
La guerra contro l’Iran
Trump lo sa. E, interrogato dieci volte al giorno se intenda intervenire nella guerra israeliana contro l’Iran, non sa, deve decidere. Il discusso giornalista Tucker Carlson, una volta punta di lancia di Fox News e poi passato dalla parte di Putin dopo una compiacente e melensa intervista, adesso che si sente protetto da Mosca attacca Ted Cruz senatore trumpiano favorevole alla guerra che si ritrae spesso su YouTube mentre cuoce in giardino il bacon sulla canna dalla sua mitragliatrice: “Lei sa quanti abitanti ha l’Iran?” gli ha chiesto Carlson “Veramente no”, risponde Cruz. “E lei vuole fare la guerra a un Paese di cui non sa nulla?” “Perché no?” ha sorriso Cruz rovinandosi la reputazione. I repubblicani non vogliono che Trump faccia uscire dagli hangar i diabolici B2 caricati di “bunkeer-busting bombs”.
Trump ha fatto a pezzi la sua base
Sulle stesse posizioni sono i deputati Marjorie Taylor Geenne della Georgia e quanto a vecchie conoscenze come Stephen K. Banon and Carlson per mandare a Trump lo stesso messaggio ribelle: Trump ha fatto a pezzi la sua base, fa una politica che qualsiasi neocon come George W. Bush avrebbe saputo fare spedendo soldati e bombe qua e là. Greene lo chiarisce: “Chi vuole che i Maga sostengano la guerra Israele-Iran non appartiene ad ‘America First’, non è MAGA: il mondo deve sapere che noi non intendiamo andare in cerca di nemici”. Ecco, questo è il campo ideologico, ed è un terreno minato perché molti repubblicani che si proclamano MAGA sono gli stessi repubblicani di prima: “Hawks”, ovvero falchi travestiti. Nessuna meraviglia che Donald Trump ci stia pensando e ripensando.
