Trump, fissata a 200mila dollari la cauzione per l’accusa di aver tentato di truccare l’esito delle elezioni 2020

La cauzione di Donald Trump è stata fissata a 200.000 dollari nel caso in corso di dibattimento in Georgia, nel quale l’accusa verso l’ex presidente Usa è quella di aver tramato illegalmente per ribaltare la sua sconfitta elettorale del 2020. L’accordo obbligazionario è stato depositato in tribunale, firmato dal procuratore distrettuale della contea di Fulton Fani Willis e dagli avvocati difensori di Trump.

L’accordo impedisce, inoltre, a Donald Trump di intimidire coimputati, testimoni o vittime nel caso, anche sui social media. È inoltre vietato comunicare “in qualsiasi modo, direttamente o indirettamente” fatti o dettagli relativi al processo, con qualsiasi coimputato o testimone, se non attraverso avvocati. Si tratta del quarto procedimento penale contro l’ex presidente Usa, che nel contempo è di nuovo in corsa per la riconquista della Casa Bianca nel 2024.

L’accordo include esplicitamente “post sui social media o condivisioni di post” fatti da altri. Come è noto, Donald Trump ha ripetutamente utilizzato i social media per attaccare anche persone coinvolte nei procedimenti penali contro di lui. Ha inveito contro Willis già da prima di essere incriminato e ha fatto sui social il nome del governatore della Georgia Brian Kemp in un post pubblicato lunedì mattina. L’accordo vieta, inoltre, all’ex presidente di fare qualsiasi “minaccia diretta o indiretta di qualsiasi natura” contro testimoni o coimputati.

L’accordo, infine, gli consente di evitare l’apparizione iniziale in tribunale ma non le formalità dell’arresto quando si costituirà al carcere della contea di Fulton, entro venerdì.