Oggi e domani si terrà alla Farnesina la terza edizione della Conferenza sull’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 16 (SDG16), ovvero l’obiettivo dell’Agenda 2030 che si propone di promuovere società pacifiche e inclusive, garantire un accesso equo alla giustizia e promuovere l’efficacia, la responsabilità e l’inclusività dell’azione delle istituzioni. All’evento, co-organizzato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo con il Dipartimento delle Nazioni Unite per gli Affari Economici e Sociali (UN DESA) e dall’Organizzazione Internazionale per il Diritto dello Sviluppo (IDLO) parteciperanno rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali e società civile.
Questo evento rappresenta il principale e più apprezzato momento di discussione a livello globale sull’SDG16, un obiettivo fondamentale in quanto “abilitatore” di altri obiettivi, operando sui pilastri della buona governance, la giustizia, i diritti umani e lo stato di diritto. Le drammatiche vicende degli ultimi due mesi hanno mostrato l’estrema rilevanza dell’SDG16 nell’attuale contesto internazionale, con il suo obiettivo di pace, giustizia e istituzioni forti. L’evento avrà come titolo “People-centered governance in a post-pandemic world”, focalizzandosi sull’importanza di adottare un approccio condiviso alla governance, che metta al centro le persone e finalizzato a costruire la fiducia nelle istituzioni, accelerare i processi di sviluppo sostenibile e affrontare le sfide del mondo post-COVID.
Il buon governo, in particolare, modella e suggella il patto sociale tra persone e istituzioni, un passaggio essenziale per creare un ambiente in cui possano prosperare gli altri pilastri (giustizia, Stato di diritto, diritti umani e libertà fondamentali). Le istituzioni, d’altra parte, sono motori fondamentali dello sviluppo. Conflitti sociali, isolamento, disuguaglianze ed esclusione sono problemi che non possono essere affrontati senza un buon governo, sia a livello locale che globale. La governance è quindi vitale per società pacifiche, giuste e inclusive, mentre istituzioni disfunzionali e corrotte possono alimentare le tensioni che portano alla violenza e al conflitto.
Una ripresa pacifica dal COVID 19, fondata sui principi di equità e giustizia, sarà quindi possibile solo attraverso istituzioni trasparenti e responsabili in grado di garantire lo stato di diritto, il buon governo, i diritti umani, l’uguaglianza di genere e la sostenibilità ambientale. La comunità internazionale attraversa un momento di forti tensioni e la guerra in Ucraina ci propone ogni giorno immagini di morte e distruzione. Anche per questo è necessario rilanciare il ruolo del multilateralismo per dare risposte alle molteplici sfide globali. Ma per far questo, è ora il tempo di agire.
