In Valpolicella, nel veronese, un ragazzo di 14 anni è deceduto dopo essere stato investito da un’auto pirata ieri sera dopo la mezzanotte. La vittima si chiamava Chris Obeng Abom, è nato in Italia, da una famiglia di origini ghanesi, residente a Negrar. Trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Borgo Trento di Verona, è morto poche ore dopo. Le indagini sono affidate alla Polizia stradale.
Dalle prime ricostruzioni sembrerebbe che il ragazzo al momento dell’impatto stesse camminando verso casa, abitando poco distante dal luogo dello schianto, nella frazione di San Vito. L’automobile si è allontanata senza prestare soccorso. Chris da 4 anni frequentava la Polisportiva Negrar e sognava di diventare un calciatore.
Il pirata della strada è stato individuato nel pomeriggio del primo agosto dai carabinieri grazie alle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e ai rottami dell’auto trovati sull’asfalto nel corso dei rilievi dopo il tragico incidente: si tratta di un operaio veronese di 39 anni. L’uomo ha piccoli precedenti, fra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebrezza: verrà sottoposto ai testi alcolemici e tossicologici e dovrà rispondere, al momento, di omicidio stradale e omissione di soccorso.
I medici: “Poteva essere salvato”
Chris è rimasto a terra troppo tempo prima di essere soccorso da un passante. “Poteva essere salvato se fosse stato soccorso” dopo l’incidente fanno sapere i medici della terapia intensiva e d’emergenza dell’Azienda Ospedaliera universitaria di Verona. Secondo i sanitari le lesioni riportate dal giovane non sarebbero da sole “compatibili con il decesso”, causato invece da “arresto cardiaco per ipossia da schiacciamento”.
Il sindaco: “Conosciamo la famiglia. È stato un atto criminale”. Zaia: “L’epilogo poteva essere diverso”
“Conosciamo la famiglia, la seguiamo anche come amministrazione – ha spiegato Roberto Grison, il sindaco di Negrar -. Una disattenzione alla guida può capitare ma fuggire dopo un incidente senza chiamare i soccorsi è un atto criminale”. “Un’altra tragedia inaccettabile, un’altra giovane vita stroncata da un pirata della strada, che mi auguro sia individuato al più presto – commenta il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – Alla famiglia, ai suoi amici, a tutti coloro che hanno voluto bene a questa giovane vita stroncata mentre sbocciava rivolgo il mio più addolorato cordoglio. Fa molto male dover prendere atto di un ennesimo atto criminoso, com’è quello di non soccorrere una persona dopo un incidente. Se l’investitore si fosse fermato e avesse chiamato i soccorsi forse l’epilogo per questo ragazzo sarebbe stato diverso e magari oggi non saremmo qui a piangere l’ennesima giovane vita stroncata su una strada. Quanto accaduto è inaccettabile”.

