Scampia risponde alle Iene: “Qui non c’è né la camorra né lo Stato, ci aiutiamo da soli”

“La solidarietà è camorra” aveva sintetizzato, molto superficialmente, l’inviato Giulio Golia. “E’ venuto qui e nonostante quello che gli abbiamo raccontato, ha fatto emergere tutt’altro” spiegano alcuni residenti affacciati ai balconi. Gli attivisti del Coordinamento Territoriale Scampia, che comprende quasi una ventina di associazioni, sottolineano come Golia non avesse alcuna intensione di intervistare loro o mostrare la grande catena di solidarietà messa in piedi in queste settimane d’emergenza.

“Ogni giorno consegniamo dalle 50 alle 150 spese” spiega Davide Virgili, presidente dell’associazione Aissa, attiva già dal terremoto che colpì Amatrice. Ogni busta della spesa ha un costo di circa 15-18 euro e oltre a tre chili di pasta, pelate, legumi, latte, merendine, olio e altri generi, spesso “aggiungiamo anche cose fresche che i commercianti donano per loro scelta come pane, carne e verdura” spiega uno degli attivisti di professione barbiere. “Doniamo anche vestiti e generi di prima necessità per bambini perché – spiega -mentre un adulto basta che si mangia un piatto di pasta e sta bene, per chi ha i bambini le spese sono insormontabili: per comprare una sola confezione di latte in polvere ci vogliono 25 euro”.