L'editoriale
45 morti in mare (di cui 5 bambini) non fanno notizia: ce ne vogliono almeno 100
C’è stato un naufragio al largo della Libia. Nel gommone che è andato a fondo c’erano 82 persone. 45 sono affogate perché nessuno le ha soccorse. I superstiti sono 37. Sono stati arrestati. No, no: non è un errore di stampa. I superstiti – ripeto – sono stati arrestati. Difficile capire dove siano finiti gli elementi essenziali della nostra civiltà, di fronte a queste notizie.
Il naufragio è avvenuto diversi giorni fa. Lunedì. L’allarme era stato lanciato da una Ong, ma non gli aveva creduto quasi nessuno. La Ong aveva chiesto alla Libia, all’Italia e a Malta di intervenire. Sono intervenuti solo i libici e a tragedia già conclusa. Si sono limitati ad aumentare i danni con gli arresti. Ora non sappiamo noi a quali sofferenze saranno sottoposti gli arrestati, non sappiamo quanti di loro sopravviveranno. Sappiamo che non sono sbarcati da noi, e questo ci basta. L’Italia è salva, i confini non son stati violati. L’armata austriaca è in rotta. Si chiama prevenzione, si dice “aiutiamoli a casa loro”, no? Come? Beh affogandoli ben lontano dalle nostre coste.
I giornali non hanno dato molto peso a questa notizia. Si è pensato che 45 non sia un numero altissimo. Ci sono stati in passato naufragi peggiori. Le ultime tabelle in funzione nei giornali dicono che gli affogati devono essere almeno 100 per fare notizia. I bambini valgono un po’ di più, ma pare che stavolta i bambini affogati siano stati solo 5.
L’Onu ha rivolto un appello severo all’Italia e a Malta e alla Libia. In particolare si è lamentata per la scomparsa, quasi, delle navi di soccorso delle Ong. A quali navi di soccorso si riferisce? A quelle messe fuori gioco prima dalla magistratura di Catania, sostenuta dai 5 Stelle e dal “Fatto Quotidiano”, e poi definitivamente dal governo italiano. Quello di Salvini? No, no, quello precedente.
Alle volte viene un po’ da riflettere su queste cifre e sul livello culturale molto rasoterra delle discussione sugli immigrati. Per esempio Salvini. È stato mandato a processo perché ha tenuto ferme in porto alcune centinaia di persone per diversi giorni. Giusto o sbagliato? Io credo che Salvini abbia fatto malissimo a far soffrire inutilmente tutta quella gente. Ma credo anche che il processo sia una follia. In ogni caso ora di fronte all’Onu che protesta per la scomparsa delle Ong, e dice che questo fenomeno ha causato centinaia di morti, che si dovrebbe dire? Beh, se volete processare Salvini per sequestro di persona, a quelli che hanno bloccato le Ong che dobbiamo fare? Imputare, poco poco, per strage, non vi pare? Chi sono quelli che hanno bloccato le Ong? Prima di tutto i magistrati.
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