Lunedì 12 luglio 1993
Da Pontida il leader della Lega Nord Umberto Bossi chiede le elezioni dopo l’approvazione della Legge Finanziaria, altrimenti sarà sciopero fiscale.

Sul tavolo di Ciampi torna il fascicolo dell’alta velocità. Il progetto finanziato dal 1986 che vuole creare un asse ferroviario Milano-Napoli-Battipagliae non è mai decollato. Ci sono inchieste giudiziarie, ricorsi al TAR e al Consiglio di Stato. C’è l’aspetto amministrativo delle gare europee, i dubbi dei partner privati e infine i problemi politici. Da gennaio una risoluzione della Camera impegna il Governo a presentare al Parlamento tutti gli atti stipulati e quelli in via di perfezionamento. Di fronte a tutte queste difficoltà il ministro dei Trasporti Raffaele Costa promette l’impegno del Governo per risolvere questi problemi.

In Germania il fine settimana appena trascorso è stato funestato da gravi episodi di xenofobia. Gruppi con simpatie neonaziste hanno dato a fuoco tre edifici in diverse zone del Paese: un ragazzo in fin di vita, venti persone ferite o intossicate, una famiglia libanese salva per miracolo.

Venerdì 12 luglio 2013
Le tensioni nel governo sembrano smorzarsi e per il PDL il governo può andare avanti. È però nel PD che sale la tensione, una lettera sottoscritta da 70 senatori invita ad uno scatto d’orgoglio per impedire che si rinnovino gli autogol degli ultimi giorni. Il premier Enrico Letta invita tutti alla calma.

Il Ministro del Tesoro è alla ricerca di fondi per impedire l’aumento di un punto dell’IVA, sembra tramontata la strada dell’aumento delle sigarette e degli alcolici, la strada è quindi quella del taglio delle spese.

Papa Francesco cambia il codice penale vaticano, abolisce l’ergastolo, la pena massima diventa di 35 anni.

Il gruppo Averna annuncia la cessione per 75 milioni del 100% di Pernigotti, storica azienda dolciaria con 150 anni di storia e 150 dipendenti, al gruppo turco Tozsőz. È l’ennesimo marchio del Made in Italy che passa sotto il controllo straniero.
In Egitto ricomincia ad esserci una buona disponibilità di benzina ed energia elettrica dopo una grande carenza negli ultimi mesi di Presidenza Morsi. Per i contestatori dei militari si è trattato di una strategia per alimentate il malcontento dei cittadini.

Intanto il primo ministro incaricato el-Beblawi avvia la formazione dell’esecutivo. I fratelli musulmani respingono la proposta di farne parte e annunciano nuove proteste. Obama annuncia che rivedrà gli aiuti per l’Egitto e sposta delle navi da guerra verso il Mar Rosso.

Franco Bellacci

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