L'attacco dei droni ucraini e la contraerea russa
Aereo precipitato in Kazakistan “colpito da missile russo esploso vicino”: l’ipotesi e le testimonianze, sopravvissuto chi era seduto dietro
L’aereo precipitato nel giorno di Natale in Kazakistan, provocando la morte di 38 persone su 67 a bordo (compresi 5 membri dell’equipaggio), sarebbe stato colpito da schegge o sfere d’acciaio di un missile russo esploso a poca distanza in una operazione della contraerea di Mosca per abbattere i droni ucraini.
Aereo “colpito da contraerea russa”
Sarebbe questa l’inquietante ipotesi che in queste ore sta prendendo quota dopo la tragedia che ha riguardato l’Embraer 190 dell’Azerbaigian Airlines decollato alle 7.55 del mattino del 25 dicembre dall’aeroporto di Baku, capitale dell’Azerbaigian, con destinazione Grozny, in Cecenia. “I filmati sul relitto e le circostanze relative alla sicurezza nella Russia sud-occidentale indicano la possibilità che l’aereo sia stato colpito da una qualche forma di contraerea” ha spiegato al Wall Street Journal Matt Borie, chief intelligence officer della società Osprey Flight Solutions. I 29 sopravvissuti occupavano la parte posteriore del velivolo che si è staccata dal resto della carlinga prima che quest’ultima prendesse fuoco.
L’aereo è stato colpito nella parte sinistra diverse ore prima l’atterraggio d’emergenza avvenuto in Kazakistan. Secondo il media indipendente russo Meduza, le immagini dell’aereo azero caduto mostrano tracce compatibili con quelle di un impatto da missile. Il potenziale utilizzo di sistemi di difesa aerea sarebbe in linea con diversi resoconti secondo i quali la Cecenia è stata attaccata da droni la mattina del 25 dicembre.
Aereo precipitato, i sopravvissuti: “Sentita esplosione”
Tra i 29 sopravvissuti (a bordo c’erano 42 cittadini azeri, 16 cittadini russi, sei cittadini kazaki e tre cittadini kirghisi) c’è chi ha raccontato di aver sentito un’esplosione mentre l’aereo era in volo. Intanto, secondo i media azeri, la scatola nera del velivolo è stata recuperata dal luogo dell’incidente e presto sarà analizzata. Tuttavia è da escludere l’ipotesi iniziale relativa allo scontro con uno stormo di uccelli. Conferme arrivano anche da fonti interne alla Embraer, la casa brasiliana che produce l’areo, escludono sia l’errore umano che il bird strike e parlano di un atto doloso esterno.
Ipotesi che al momento il governo kazako ha denunciato come speculazioni, e anche il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, interrogato in proposito, ha risposto che “sarebbe sbagliato fare ipotesi sulle cause del disastro aereo in Kazakistan finché le indagini non saranno concluse”.
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