Rischio attentati a Mosca nel weekend. E’ l’allarme lanciato dall’ambasciata americana in Russia nelle scorse ore in vista delle elezioni, in programma dal 15 al 17 marzo, in cui trionferà Vladimir Putin. Le minacce alla sicurezza della capitale russa non provengono dunque solo da droni ucraini, come già registrato in passato. L’allarme degli Stati Uniti arriva dopo che gli 007 di Putin avevano annunciato l’eliminazione di una cellula dell’Isis in procinto di realizzare un attacco contro una sinagoga presente a Mosca.

Secondo la sede diplomatica americana un attacco potrebbe avvenire “entro le prossime 48 ore” contro “grandi raduni a Mosca, compresi concerti, e i cittadini Usa sono consigliati di evitare grandi assembramenti”. In precedenza l’ambasciata Usa aveva più volte invitato i propri cittadini a lasciare senza indugi la Russia, a causa delle tensioni tra Washington e Mosca, contrapposte soprattutto nel conflitto in Ucraina, e poi aggravatesi con il conflitto in Medio Oriente tra Israele e Hamas.

Allarme attentati a Mosca, l’invito della Farnesina

Oltre all’ambasciata statunitense, anche quella britannica in Russia ha avvertito i cittadini a evitare i grandi assembramenti a Mosca, a causa della minaccia di possibili attentati. Dopo l’allarme americano, la Farnesina si è limitata a ricordare sul sito Viaggiare Sicuri le raccomandazioni già in vigore da tempo, e quindi consigliare ai connazionali a Mosca di “continuare ad evitare, nelle prossime settimane, ogni forma di assembramento nella capitale, ivi inclusa la partecipazione ad eventi culturali con grossa affluenza di pubblico”. Nel testo non viene citato l’avviso degli Usa, ma si sottolinea che ieri “le autorità russe hanno annunciato di aver neutralizzato una cellula terroristica che stava pianificando un attacco a Mosca”.

La cellula Isis intercettata a Mosca (secondo l’Fsb)

I servizi di sicurezza interni russi, Fsb, hanno spiegato di aver sventato un possibile attacco con armi da fuoco contro i fedeli di una sinagoga nella capitale. L’intelligence russa ha precisato che l’attentato era stato pianificato da una cellula del Wilayat Khorasan, la branca afghana dell’Isis, apparsa per la prima volta nel 2014, che si pone come obiettivo la fondazione di un nuovo califfato che riunisca vari Paesi asiatici, tra cui l’Afghanistan, il Pakistan, l’Iran, ma anche alcune ex repubbliche sovietiche, come il Turkmenistan, il Tagikistan e l’Uzbekistan.

L’Fsb ha detto che i miliziani islamisti che si preparavano ad agire nella capitale russa si nascondevano nella regione di Kaluga, circa 160 chilometri a sud-ovest di Mosca. “Durante un’operazione lanciata per arrestarli, i terroristi hanno resistito con le armi, e pertanto sono stati neutralizzati”, si legge in un comunicato degli apparati di sicurezza. In seguito, in una perquisizione nel loro covo sono state trovate “armi, munizioni e componenti per costruire ordigni esplosivi artigianali”, hanno aggiunto le fonti.

Redazione

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