Arrestato Jake Angeli: lo sciamano di QAnon incriminato per l’assalto a Capitol Hill

Jake Angeli, a supporter of President Donald Trump, speaks at a rally outside the Maricopa County Recorder's Office Saturday, Nov. 7, 2020, in Phoenix. Democrat Joe Biden defeated President Donald Trump to become the 46th president of the United States on Saturday, positioning himself to lead a nation gripped by the historic pandemic and a confluence of economic and social turmoil. (AP Photo/Ross D. Franklin)

È stato arresta Jake Angeli, lo sciamano di QAnon diventato il simbolo dell’assalto e dell’irruzione all’interno di Capitol Hill di mercoledì 6 gennaio. Il 32enne è stato incriminato, ha fatto sapere l’ufficio del procuratore del District of Columbia. Prima dell’arresto aveva chiamato lui stesso la polizia confessando la sua partecipazione ai disordini.

Angeli si era presentato a torso nudo, con un copricapo di cuoio e due corna. La faccia dipinta con i colori della bandiera americana. In questa mise è diventato protagonista e simbolo della rivolta a favore di Donald Trump. Angeli aveva già preso parte in passato a manifestazioni contro le “elezioni rubate”, come ripete anche il Presidente in carica, senza addurre alcuna prova.

Angeli ha origini italiane e vive a Phoenix. In passato era stato visto nella sua città natale a sfilare a una marcia per il clima ispirate dall’attivista ambientalista svedese Greta Thunberg. È seguace di QAnon, una teoria del complotto molto discussa perché probabilmente la più folle di tutte: una rete di pedofili che comprende tra gli altri Hillary Clinton e personaggi del mondo dello spettacolo tramano per spodestare Trump, che è l’unico che sta contrastando questa macchinazione.