Il vaccino AstraZeneca è stato confermato come farmaco “sicuro” e i cui benefici “superano di molto i rischi” dall’Ema. Nessun legame, quindi, con gli eventi tromboembolici che hanno inizialmente destato preoccupazione nella popolazione. L’allarme è rientrato anche per chi è arrivato a farsi domande su eventuali interferenze del preparato di Oxford con la pillola anticoncezionale. “Non ci sono avvertenze speciali, nemmeno per chi assume la pillola né per chi ha altre coagulopatia, non sono richiesti né esami prima né successivi”, ha detto il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, in conferenza stampa al ministero della Salute.
“Il nesso causale tra i rari eventi trombotici registrati e il vaccino AstraZeneca non è dimostrato, né ci sono rischi per i singoli lotti”, ha proseguito Magrini, precisando che l’Agenzia italiana del farmaco produrrà nei prossimi giorni un documento ufficiale “contro un uso preventivo o profilattico di farmaci come aspirina, tachipirina o eparina” prima o dopo l’iniezione. Nessun farmaco anticoagulante deve quindi essere preso prima o dopo il vaccino.
A tutti quelli preoccupati dal farmaco chiede di rivolgersi al medico “solo in presenza di sintomi”. “Non ci saranno avvertenze speciali per gravidanze o allattamento, nemmeno per chi ha fattori genetici che predispongono alla coagulazione del sangue. Chi si deve vaccinare o si è vaccinato deve stare tranquillo”.
E dello stesso parere è anche l’Ema, che ha dato il via libera alle somministrazioni in tutta Europa dopo gli stop preventivi arrivati da alcuni Paesi tra cui Germania, Danimarca e anche l’Italia, che hanno inciso sull’andamento della campagna vaccinale.
“Certamente lo scossone che ha ricevuto il sistema è grave – conclude Magrini – ma credo che la fiducia che abbiamo espresso in vari modi, compreso chi si è candidato a riceverlo, sia un modo serio per far capire che le conoscenze progrediscono, che i dati sono sotto una disamina attenta”.
