Non potrebbero bastare le rassicurazioni dell’Agenzia Europea del Farmaco e l’overbooking. Il governo pensa di coinvolgere vip e personaggi noti del mondo dello sport e dello spettacolo per far ripartire la campagna anti-covid con il vaccino AstraZeneca. Il farmaco anglo-svedese era stato sospeso in diversi stati a partire dalla scorsa settimana, e da lunedì in Italia, Francia, Germania e Spagna, dopo le segnalazioni di alcuni “gravi eventi avversi”. Per l’Agenzia “i benefici del vaccino nel proteggere le persone da covid superano i possibili rischi”. L’Agenzia ha comunque garantito ulteriori approfondimenti sugli eventi avversi e disposto l’aggiornamento del foglietto illustrativo del farmaco.

In quattro giorni in Italia sono saltate 200mila somministrazioni. Il commissario all’emergenza, il generale Francesco Paolo Figliuolo, ha dichiarato che il gap potrebbe essere recuperato in due settimane. L’Italia ripartirà oggi pomeriggio alle 15:00, come la Germania. La Francia è partita ieri, la Spagna mercoledì prossimo. Lo stop di quattro giorni per alcuni “gravi eventi avversi”, dovuti ad alcuni casi di trombosi, potrebbe aver causato perplessità verso il preparato di Oxford, tanto che il governo ha pensato di ricorrere alla tattica dell’overbooking per non sprecare dosi.

L’esecutivo dunque pensa a coinvolgere nella campagna personalità del mondo della cultura, del cinema, della musica e dell’informazione. I nomi che cita Repubblica sono quelli di Francesco Totti e Valentina Vezzali, sottosegretaria al governo con delega allo sport. Nessuna conferma da parte di questi ultimi. “Mi vaccino perché …”, lo slogan dal quale dovrebbe partire la riflessione e l’appello a vaccinarsi. Dovrebbero essere convolti le principali testate radio-televisive e i principali network.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi lo ha ribadito anche ieri, a Bergamo, in occasione della giornata di Commemorazione delle vittime covid: “Bisogna correre, non c’è un minuto da perdere”. Secondo il quotidiano di Largo Fochetti anche Draghi potrebbe decidere di prenotare la sua dose di AstraZeneca, come hanno anticipato il Presidente del Consiglio francese Jean Castex e il premier britannico Boris Johnson. Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha invitato tutti i ministri a intraprendere tale gesto.

Un decreto dovrebbe dare il via libera ai farmacisti a vaccinare nei propri locali, a partire da metà aprile, dopo un corso di formazione di sedici ore. Negli stessi giorni dovrebbe essere disponibile il vaccino Johnson&Johnson, monodose, l’ultimo in ordine di tempo a essere approvato dall’Ema e dall’Aifa. Si cerca insomma di potenziare la campagna e di recuperare dopo il pasticcio comunicativo sul caso: l’Agenzia italiana aveva rassicurato a più riprese, tutti i giorni, dopo i casi di trombosi a persone vaccinate e morte dopo poche ore o giorni, per poi decidere la sospensione del preparato lunedì scorso. Una vicenda che può compromettere o quantomeno far inciampare tutta la campagna. Al 19 marzo sono 7.366.138 il totale delle somministrazioni. Sono intanto 2.303.002 le persone cui è stata somministrata sia la prima che la seconda dose.

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Giornalista. Ha studiato Scienze della Comunicazione. Specializzazione in editoria. Scrive principalmente di cronaca, spettacoli e sport occasionalmente. Appassionato di televisione e teatro.